Lo ammette il Comando di Polizia Municipale a fronte di una richiesta di finanziamento da 18mila euro per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento agli animali

Randagi PutignanoPutignano Ba – «Ad oggi il fenomeno è molto sentito e si può con certezza affermare che i cani randagi presenti sul territorio si stanziano in almeno 10 aree per una consistenza di circa 40 cani».

E’ quanto si legge nell’incipit della scheda progettuale stilata dal locale comando di Polizia Municipale a corredo di una richiesta di finanziamento ad hoc di € 18.024,91, indirizzata al Ministero dell’Interno, per il tramite della Prefettura di Bari.

Nella stessa scheda progettuale si legge inoltre che ci sarebbero circa 150 i cani gestiti presso le proprie abitazioni da cittadini volontari.

A seguito degli ultimi accadimenti e disagi per la presenza di numerosi cani vaganti in un quartiere residenziale della cittadina, è nata l’esigenza di un rafforzamento dei controlli sul fenomeno del randagismo e del maltrattamento degli animali all’interno del Comune.

Pertanto, le azioni la locale amministrazione prevede di attuare a fronte di tale richiesta di finanziamento predetto per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento di animali, per la durata di 6 mesi fino al 30 aprile 2021, sono:

- Assunzione di n.2 nuove unità di Agente di Polizia Locale a tempo determinato part-time di 18 ore settimanali per 6 mesi dedicati alla sola azione di vigilanza e controllo del territorio per l’attività in essere;

- Attività di formazione ad opera di professionista veterinario ovvero veterinario forastico, necessario per la formazione e informazione delle modalità di gestione e controllo del fenomeno del randagismo;

- Attività di un esperto comportamentista per interventi su randagi al fine di intervenire nei casi di emergenza;

- Acquisto di attrezzature necessarie per contrastare la diffusione del randagismo e la prevenzione e contrasto del maltrattamento degli animali.

Tra le priorità di codesta amministrazione in tema di randagismo, dovrebbe essere tuttavia l’adeguamento e la ristrutturazione del canile comunale di Pezza di Spacco, già da alcuni anni sprovvisto di agibilità e privo di autorizzazione sanitaria.

I fatti delle ultime settimane infatti, insegnano che il vero problema è dove collocare i randagi una volta accalappiati, quando non ci sono posti disponibili nelle strutture preposte.