Allarme randagismo: aggredite mamma con figlia in pesseggino giorni fa. Numerose le segnalazioni dei cittadini: 5 cani stazionano in un quartiere spaventando residenti e passanti

Putignano Randagi 2Putignano Ba - Sono settimane che i cittadini segnalano la presenza di randagi di grossa taglia nel quartiere S.Filippo Neri, ma le soluzioni tardano ad arrivare. Una muta di 5-6 cani randagi minacciosi, bivaccano regolarmente nelle aiuole di quel quartiere e gironzolano indisturbati per il circondario spaventando residenti e passanti.

La situazione perdura ormai da settimane e, nonostante le numerose segnalazioni, tra cui anche denunce di aggressioni sporte da alcuni residenti (senza conseguenze) presso la polizia municipale, ad  oggi, ancora nulla è cambiato.

Nonostante i ripetuti pattugliamenti  della polizia locale e un’apposita Ordinanza diramata dal sindaco della cittadina, circa una settimana fa, i cittadini continuano infatti a postare foto e filmati del branco ancora libero di circolare e che sembra, con il passare dei giorni, diventare addirittura più numeroso.Cani che, oltretutto con i loro latrati e ululati notturni, disturbano il riposo delle persone.

Ad impedire l’intervento del servizio veterinario della Asl di accalappiamento animali, ci sarebbe la mancanza di posti disponibili nei canili comunali dell’intera Città Metropolitana.

Il sindaco di Putignano, Luciana Laera aveva tuttavia derogato a tale limite, indicando chiaramente nella sua Ordinanza di condurre i cani in questione, seppure temporaneamente, presso il locale canile comunale rifugio,  gestito dalla ditta Mapia srl di Bari. Canile che, invero, è già da alcuni anni sprovvisto di agibilità e privo di autorizzazione sanitaria, e non si è ancora provveduto agli adeguamenti necessari.

Canile che in ogni caso, ospita al  momento 45 cani a fronte di una capienza di 86 (16 per il settore e 70 per il rifugio).

Nonostante i randagi costituiscano una minaccia per la sicurezza della popolazione - , come la stessa Ordinanza precisa - tale da rendere necessaria l'adozione di un provvedimento contingibile e urgente, e che il Ministero della Salute e delle Politiche Sociali ha riaffermato le competenze dei Comuni in materia di randagismo con particolare riferimento alla responsabilità dei Sindaci su cani randagi che insistono nel territorio di competenza, la situazione però ad oggi, non trova soluzione e i disagi alla popolazione restano gli stessi.

Anche Legambiente Putignano, quasi un mesetto fa, aveva scritto al Sindaco del luogo per attirare l'attenzione sul fenomeno del randagismo avanzando formale richiesta di chiarimenti, per capire quale fosse la situazione attuale presso il funzionamento del locale canile comunale e della sua gestione.

Il tutto evidenziando anche i pericoli derivanti dalla presenza di cani vaganti: delle eventuali - azioni di maltrattamento o avvelenamenti da parte di cittadini intolleranti alla loro presenza, all’investimento da parte di mezzi di trasporto con conseguenti incidenti stradali; eventuali aggressioni, ecc..