Chiuso da luglio senza preavviso, né informazioni per l’utenza. Il servizio gestiva centinaia di reperti da analizzare sia dei reparti interni sia di pazienti esterni

Centro raccolta esami Istologici e citologici lowPutignano Ba - Dalla fine del mese di luglio il centro di raccolta per esami istologici e citologici è stato chiuso, senza che ne venisse data adeguata informazione ai pazienti su come comportarsi di conseguenza. In sintesi: nuovi disagi per gli utenti dell'ospedale di Putignano.

Il servizio consisteva nella raccolta di campioni citologici ed istologici per lo screening, prevenzione e per le diagnosi oncologiche, una volta classificati e preparati, venivano inviati per gli esami ai laboratori dell’Ospedale Di Venere di Carbonara e all’Oncologico di Bari. In pratica ciò che restava del laboratorio di anatomia patologica, di cui anni fa l’ospedale di Putignano disponeva pienamente.

L’attuale servizio era destinato non solo ai reparti dell’ospedale S.Maria degli Angeli di Putignano, ma assicurava anche la raccolta dei campioni istologici e citologici provenienti da ambulatori esterni, che spesso erano consegnati personalmente dagli stessi pazienti. Cioè tutti i comuni vicini afferivano a questo centro di raccolta per consegnare i campioni, (prep-test, citologia urinaria, per il controllo delle patologie oncologiche della prostata, campioni gastroeneterologici, dermatologici, pneumologici, ecc).

Dunque c’erano moltissimi pazienti che personalmente (anche più volte all’anno) si recavano presso questo ufficio per consegnare i reperti e per ottenere di conseguenza i risultati. Insomma un servizio che contava centinaia di esami all’anno. Con il servizio bloccato, tutte queste persone, spesso anziani, si sono improvvisamente trovate senza più né il servizio, né alcuna indicazione su come comportarsi di conseguenza. Quindi ora sono costretti a conferirli direttamente presso i laboratori di Bari.

In pratica, un semplice servizio di sportello rivolto ad una fascia di utenti piuttosto sensibili (trattasi sovente di malati oncologici), è stato ancora una volta incomprensibilmente soppresso, senza peraltro alcuna spiegazione, né indicazioni all’utenza.

Da quanto si apprende, la Direzione Generale Asl Bari era perfettamente a conoscenza dei sopravvenuti limiti di pensionamento dell’unico dipendente che da solo provvedeva ad assicurare il servizio. Ciò nonostante non risulta si sia mai provveduto per tempo ad individuare una nuova figura idonea ad assicurare la prosecuzione del servizio. Servizio che, pertanto è stato semplicemente soppresso.

E se a pensar male non si fa peccato, ci sarebbe anche da rilevare il fatto gravissimo che nessuno, dalla fine di luglio a oggi, né dalla direzione generale, né soprattutto da quella sanitaria dell’ospedale, si è preoccupato minimamente di informare gli utenti, indicando chiaramente a chi potesse rivolgersi, tenuto conto peraltro che, molti di essi, erano in attesa da settimane di referti già consegnati.