Una prima nota non garantiva quelle in arrivo al Pronto soccorso del locale nosocomio. La successiva le conferma dalle 8 alle 14,00 dal lunedì al venerdì, escluso il fine settimana

Ospedale di PutignanoPutignano Ba - Brucia ancora  la recente «decapitazione» del glorioso reparto di ostetricia, ginecologia e punto nascite dell'Ospedale S.Maria degli Angeli di Putignano. Lo si avverte in modo palpabile dalle reazioni assai indignate dei cittadini (quelli più attenti), ogni qual volta ulteriori atti di scellerato depotenziamento vengono perpetrati in danno della tutela della salute: in questo caso quella di mamme e bambini.

E infatti, non sono mancate le reazioni infuocate alla recente notizia secondo cui, non sarebbero state più garantite le consulenze ginecologiche e pediatriche in arrivo al Pronto soccorso del nosocomio.

La nota del 17 giugno scorso diramata dalla Direzione medica del S. Maria, comunicava che: “…essendo i dirigenti medici Ginecologhi e Pediatri presenti in questo Presidio Ospedaliero, diventati Distrettuali, non potranno più garantire le rispettive consulenze, (ginecologiche e pediatriche) per gli utenti del Pronto Soccorso di Putignano. Pertanto, sarà necessario avviare i pazienti al vicino P.S. del “S. Giacomo” di Monopoli.”

Il tutto come al solito nella più totale inerzia dell'attuale amministrazione comunale e dell'ormai insopportabile silenzio della sindaca Luciana Laera pure interpellata dalla stampa (ma invano), almeno a pronunciarsi in merito.

Anche saperne di più dai medici interessati è impossibile. Spiegare la veloce reazione alla nota è molto più semplice. Basta ricordare a chi ha la memoria corta, che nella delibera ufficiale del 2017, che sanciva la chiusura del reparto di Ostetricia, si assicurava, nel contempo la reperibilità di ginecologi e pediatri H24, giorni festivi compresi. Appena due mesi dopo, con un semplice tratto di penna, la reperibilità notturna e festiva fu tolta. Questo comportò da parte dell’allora sindaco, Domenico Giannandrea, una denuncia penale per <Interruzione di Pubblico Servizio>. Denuncia che attende ancora risposta dalla magistratura.

Spinta come una nuvola al vento invece, la notizia si diffonde. Si attivano i social. I commenti corrono veloci. “Arriva al termine lo smantellamento scientifico dell’assistenza materna-infantile a Putignano nel più assoluto silenzio dei politici”, e ancora “Cronaca di una morte annunciata” alcune delle frasi scritte su Facebook.

Questo piccolo terremoto, però, è durato lo spazio di 24 ore.

Il 18 giungo una nuova nota del Dirigente responsabile, dr. Saverio Tateo, correggeva il tiro e…”in attesa di nuove disposizioni dalla Direzione Generale, i dirigenti medici ginecologi del “S. Maria” continueranno ad effettuare eventuali consulenze richieste dal P. S. dalle 8 alle 14,00 dal lunedì al venerdì.”

Tutto resta come prima. I medici continueranno ad assicurare le loro consulenze come indicato nel provvedimento. Per i due Pediatri si confermano le normali attività ambulatoriali (anche perché stanno recuperando le prenotazioni di febbraio e marzo), dal 18 giugno, effettuano consulenze varie il martedì e il giovedì, e se necessario, il mercoledì secondo le necessità dei genitori sono disponibili a visitare i bambini anche di Pomeriggio.

Per i 4 ginecologi, di cui uno è ospedaliero e garantisce le IVG, resta confermata la normale attività ambulatoriale. Nulla, dunque, è cambiato. Allora perché fare una nota che ha provocato un effetto negativo e una precipitosa marcia indietro?

 
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