Con il collega Francesco Di Biase, primi in Europa ad operare un tumore al cervello per via endoscopica con il nuovissimo “Nico Myriad”, al San Carlo di Potenza

Neurochirurgia mininvasiva Dott.ri Di Biase e Cecchini2L’equipe neurochirurgica del “San Carlo” di Potenza, di cui fanno parte neurochirurgo putignanese Giulio Cecchini, con l’amico e collega Francesco Di Biase, diretta dal dottor Giovanni Vitale, ha messo a segno nei giorni scorsi un nuovo prestigioso traguardo.

Il team chirurgico ha eseguito con successo l’esportazione endoscopica di un macro adenoma ipofisario, raggiungendo il cervello attraverso il naso, mediante le tecniche innovative di chirurgia endoscopica mininvasiva, ma con l’ausilio di un nuovo sofisticato strumento chirurgico: il “Nico Myriad”.

Neurochirurgia mininvasiva Dott.ri Di Biase e CecchiniLa chirurgia mininvasiva come il Dott Giulio Cecchini aveva già avuto modo di spiegare in uno dei suoi convegni, uno dei quali a Putignano, sua città natale: «Rappresenta l’insieme di quelle tecniche che consentono di risolvere una patologia rispettando le strutture circostanti non interessate dalla patologia stessa, riducendo al minimo il trauma dell'operazione. I nuovi endoscopi ci permettono di avere un accesso sempre più piccolo e quindi meno invasivo, e una qualità di visualizzazione sempre maggiore...».

L’eccezionalità di quest’ultimo intervento eseguito con accesso trans-nasale, risiede nell’impiego di uno nuovo strumento operatorio di nome “Nico Myriad”, che consente di asportare il tessuto tumorale con maggiore precisione e sicurezza.

Quello dei due giovani neurochirurghi Cecchini e Di Biase, diretti dal lungimirante Dott. Vitale è di fatto, primo intervento neurochirurgico di questo tipo eseguito in Europa. Il “Nico Myriad” permette infatti di tagliare ed aspirare piccoli frammenti di tessuto con precisione microscopica durante interventi chirurgici al cervello, senza produzione di calore. Nello specifico, l’esportazione della massa è stata effettuata in una persona affetta da grave perdita visiva e l’intervento è proceduto senza complicanze. Lo strumento, utilizzato con successo, entrerà nella dotazione stabile già in uso aziendale per la chirurgia mininvasiva del cervello.

Un supporto altamente tecnologico dunque che consente di aumentare ulteriormente i già preziosi vantaggi, in termini di sicurezza e di recupero post-operatorio, offerti dalle tecniche di neurochirurgia endoscopica mininvasiva per tumore celebrale, grazie alle quali, un alcuni casi, il paziente potrebbe anche tornare a casa la sera stessa dell’intervento.

 
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