Le dichiarazioni dell'assessora Delfine e del Presidente della Fondazione Carnevale Verdolino. Intanto la ditta Faniuolo dona un albero luminoso di 12 metri per colmare il vuoto

Luminarie natalizie a PutignanoPutignano Ba – Le luminarie artistiche di cartapesta erano state presentate con toni trionfalistici come una grande e promettente innovazione per promuovere e valorizzare non solo il paesaggio natalizio, ma persino il Carnevale di Putignano.



E’ invece, a detta dei cittadini, si è rivelata in assoluto una delle peggiori installazioni degli ultimi anni. Aspre le critiche e gli apprezzamenti poco lusinghieri provenienti da ogni dove (social inclusi), soprattutto in considerazione dei soldi pubblici spesi dalla locale amministrazione per il progetto: circa 25mila euro.

Ma la domanda predominante è soprattutto un’altra dove si apprezza in questa installazione sui generis, la famosa cartapesta? E perché è stata chiamata «Sciame» questa installazione visto che il numero di luci posizionate per il paese è di gran lunga più esiguo di quello degli anni precedenti? Che dire poi dei «capasoni» (definiti così da qualcuno) rovesciati appesi per le strade del centro storico?

A tentare di rispondere a tali stroncarture sono giunte stamani un paio di dichiarazioni rispettivamente della assessora al ramo Rossana Delfine e del presidente della Fondazione Carnevale di Putignano Maurizio Verdolino partner del progetto, che riportiamo integralmente di seguito.

Rossana Delfine, Assessora alla Cultura Comune di Putignano

«Le luminarie di Putignano sono il risultato di un progetto innovativo, creato in collaborazione con la Fondazione Carnevale di Putignano, nato con l’obiettivo di valorizzare due delle arti più rappresentative del paese: la cartapesta e le luminarie. Una novità per il nostro paese, che ha raccolto la sfida di illuminare le festività natalizie in modo insolito dando valore alle maestranze artigiane e agli artisti del territorio, avvalendosi del contributo e dell’entusiasmo di tanti cittadini, grandi e bambini, che hanno partecipato attivamente al progetto. Quando abbiamo cominciato eravamo consapevoli dei rischi e che questa sarebbe stata una scommessa per tutti noi, amministrazione e cittadini, ma abbiamo pensato che per raggiungere un traguardo, per creare una tradizione da qualche parte bisognasse partire. Certo, i tempi di produzione di manufatti artigianali, e quindi non di cose cotte e mangiate, già viste e riviste, ha comportato uno slittamento nei tempi per l’allestimento e quindi è comprensibile il disappunto dei cittadini che non hanno potuto godere di una visione d’insieme. Ovviamente quando si introducono delle novità credo sia normale ricevere critiche e apprezzamenti, fare delle scelte comporta sempre sottoporsi al giudizio di qualcuno e io sento di dire che sicuramente tante critiche che sono arrivate le abbiamo trasformate in suggerimenti per migliorare già in questi giorni e nelle prossime edizioni. Mi piacerebbe solo che tutti i putignanesi, seppur critici verso questa scelta, riescano ad apprezzare il lavoro e l’energia che tanti cittadini e tanti bambini per la prima volta hanno messo nell’addobbare non più solo casa propria ma il paese di tutti».

Maurizio Verdolino, Presidente Fondazione Carnevale di Putignano

«Come già anticipato in conferenza stampa, l’invito alla cittadinanza era di accogliere il progetto Sciame con la benevolenza con cui si accoglie un bambino quando muove i primi passi. La mia dichiarazione sembrava in contrapposizione all’entusiasmo dei referenti del progetto ed invece voleva solo essere un modo per preservare un progetto che, per Putignano, aveva ed ha un grande contenuto di innovazione e sperimentazione sia nell’utilizzo della cartapesta per delle installazioni che dovranno rimanere per un mese all’esterno, che nel coinvolgimento della comunità.

Per entrambi questi aspetti avremmo avuto bisogno di più tempo e soprattutto di far tesoro delle tante esperienze progettuali, artistiche e creative presenti sul nostro territorio a partire da quella di tutti i maestri cartapestai e non solo. Credo comunque che il progetto, di cui abbiamo condiviso a pieno i valori con l’Assessora Delfine, sia stato un ottimo banco di prova e che ci abbia dato la possibilità di verificare tanti aspetti di cui faremo sicuramente tesoro. Tra questi sicuramente l’entusiasmo dei partecipanti, la disponibilità di molte persone che hanno voluto sostenere il progetto dedicandoci il loro tempo ma anche le critiche che penso siano naturali e soprattutto utili per chi ha voglia, come noi, di non trovare alibi e di fare sempre meglio».

Luminarie natalizie a Putignano 2Questo l'appena accennato «mea culpa» dei nostri amministratori. Come si dice in questi casi: ai posteri l'ardua sentenza... Intanto a lenire i borborigmi putignanesi per fortuna è arrivato l’albero di Natale di 12 metri donato dalla ditta Fanigliuolo e allestito nella centralissima piazza XX Settembre che sembrava destinata a rimanere totalmente esclusa da ogni qualsivoglia decorazione natalizia.