Grande entusiasmo sui social poiché tutti hanno pensato che dopo più di 40 anni (e 10 di lavori) il teatro fosse finalmente pronto. Ma non è così
Putignano Ba - Dopo aver rimosso circa un anno fa l’imponente e ingombrante gru che da anni troneggiava sul teatro comunale di Putignano in perenne ristrutturazione, l’altro giorno è stata finalmente smontata anche l’oppressiva recinzione che circondava l’edificio. Il fatto è stato salutato con particolare euforia dalla cittadinanza, tant’è che in pochi minuti lo spettacolare smontaggio si è trasformato nell’evento dell’anno più fotografato e postato sui social.
Molti hanno subito dedotto che lavori fossero finalmente terminati e il teatro prossimo all’inaugurazione. Eccitazione comprensibile se si pensa che la gente di Putignano attende la rinascita del suo «glorioso» teatro comunale ormai da più di quarant'anni.
In realtà le cose non stanno affatto così, come ci ha confermato la stessa assessora ai lavori pubblici Rosalia Capozza. Da quanto si apprende infatti, solo gli interventi previsti dal primo lotto (esterni e spazi interni) sono terminati. Mentre quelli per la realizzazione degli arredi, degli allestimenti interni e della torre scenica, sono stati appaltati solo una settimana fa.
Nel contempo bisognerà altresì attendere che vengano eseguiti tutti i collaudi prima che la locale amministrazione possa prendere in consegna il teatro e consentirne l’effettiva entrata in funzione. Prospettiva che fa ritenere che saranno ancora necessari diversi mesi e che dunque, l’eventuale inaugurazione sarà affidata al nuovo consiglio di amministrazione eletto dopo le amministrative del prossimo 26 maggio.
Insomma, la rimozione della recinzione e dell’impalcatura che circondava il teatro rappresenta un bagliore di luce in fondo al tunnel. Chiuso dalla prima metà degli anni Ottanta, dopo una serie di maldestri e costosi tentativi di ristrutturazione che si sono succeduti nel tempo senza risultati, il cantiere del teatro comunale di cui parliamo oggi, era stato avviato nel 2010 dalla vecchia amministrazione e i lavori dovevano essere completati in 24 mesi: costo di 6,2 milioni di euro.
Nel successivo 2011 però la Soprintendenza bloccò i lavori e impose una variante finalizzata al recepimento di alcune prescrizioni. Tutte le autorizzazioni arrivarono nel successivo 2013, ma il cantiere non fu fatto ripartire, lasciando questa ferita aperta (gru compresa), proprio nel cuore della città del carnevale.
Provvidenziale è stata invece la ulteriore somma di 1,2milioni di euro provenienti dal Cipe per il tramite della Città Metropolitana, due anni fa, cifra che mancava per poter procedere, dopo i lavori di restauro in corso d’opera, al completamento gli allestimenti interni che permetteranno alla fine di realizzare un teatro a tutti gli effetti (secondo lotto).