Referendum_tagli_alle_indennit_parlamentariAlzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art.2 L.31/10/1965, n.1261). Ben pochi. Si tratta di un referendum finalizzato al il taglio degli stipendi della casta politica. La raccolta firme si concluderà il 30 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).

Gli stipendi dei nostri parlamentari risultano essere i più alti d’Europa (16mila euro lordi mensili). Per tale motivo il movimento ‘Unione Popolare‘ si è fatto promotore di una raccolta firme per indire il referendum per l’abrogazione parziale della legge per le indennità parlamentari, ossia l’articolo 2 della legge 1261 del 1965 che disciplina le indennità spettanti ai membri del Parlamento; cioè i compensi relativi alla diaria ed alle spese di soggiorno a Roma.

E’ stato riportato solo sul sito della Camera e si tratta di un vero e proprio rimborso spese che ammonta a 3.503,11 euro con varie detrazioni a seconda della presenze rilevate con il voto elettronico. E questa è soltanto una delle componenti dello stipendio dei parlamentari che ha già subito un taglio di circa 500 euro lordi a inizio gennaio. Qualora questo articolo venisse abrogato si risparmierebbero circa 48mila euro all’anno per ciascun parlamentare.

Purtroppo però nessuno ha parlato di questa iniziativa referendaria, nessun giornale, nessuno spazio televisivo. Il problema è che la raccolta firme  ha preso il via il 12 maggio e proseguirà solo fino al 27 luglio. Per firmare in sostegno del referendum è necessario recarsi presso gli uffici del proprio Comune e richiedere il modulo su cui apporre la propria firma.

Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare. Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è passata sui giornali. Non è che per caso c’è un forte connubbio tra i finanziamenti elargiti alla carta stampata e la casta politica? Meditate gente.

Ci vogliono 500.000 firme altrimenti avremo perso l’ennesima buona occasione per dare un duro colpo alla casta. Ma attenzione, la notizia è poco nota e quindi bisogna DIFFONDERLA!!!!


 
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