Le interviste con protagonisti vecchi e nuovi della nostra società in vista dell’ormai sempre più prossima stagione agonistica

Uisp80 pallamano Domenico PerriniPutignano Ba -  Oggi è il turno di coach, allenatore della prima squadra per il quarto anno consecutivo. Dopo una lunga militanza nelle giovanili, e poi in prima squadra come regista offensivo, alla soglia dei 30 anni Domenico ha scelto di sedersi sulla panchina rossoblù il cui punto più alto sono sicuramente le Final 8 di serie A2 raggiunte nella stagione 2017/18.

La stagione 2019/20 non è stata certamente la più rosea per la UISP’80 Pallamano Putignano che nonostante le buone prestazioni ha faticato un po’ a portare dei punti a casa in campionato e poi ha dovuto subire la doccia gelata della mancata iscrizione al prossimo campionato di serie A2. Come hai vissuto da tecnico questa dura stagione?

Come detto in altre occasioni, l’inizio della stagione è stato molto travagliato vista l’assenza non prevista di ben 6 giocatori poco prima dell’inizio della preparazione. Parliamo di giocatori, presenti in pianta stabile nella rosa nell’anno precedente, che per motivi lavorativi, studio e fisici non hanno dato la loro disponibilità ad affrontare la passata stagione e questo ci ha portato a dover cambiare totalmente molte situazioni di gioco. È stato un anno davvero duro ed impegnativo, ma che allo stesso tempo mi ha dato molto sotto l’aspetto formativo e caratteriale. Devo comunque dire grazie ai ragazzi che hanno onorato ogni singola partita vendendo cara la pelle sino all’ultima gara disputata prima del lockdown e a loro vanno meriti e complimenti a prescindere dai punti e dalla posizione che la classifica riportava. La mancata iscrizione al campionato effettivamente è stata una doccia gelata soprattutto perché, viste le disposizioni della Federazione in merito all’annullamento delle tasse gare e di iscrizione, credevo fosse stato comunque possibile parteciparvi, ma purtroppo, dopo alcune mancanze ed incertezze sulla ripartenza, la società ha ritenuto giusto fare un passo indietro. Per quanto se ne dica in giro, quando questa notizia mi è stata riferita prima che ne fosse data l’ufficialità, tutti i componenti della società erano davvero molto rammaricati.

Ora si ripartirà dalla serie B. Con quali motivazioni si andrà ad affrontare un campionato certamente diverso rispetto a quelli a cui ci si è abituati in questi ultimi anni?

Ogni campionato va sempre affrontato con la massima serietà e determinazione. Ho avuto modo di rincontrare i ragazzi, purtroppo non sul nostro campo da gioco, e sono determinati e vogliosi di ricominciare per ritornare il prima possibile nella serie A che per tanti anni ci ha visti presenti. Ovviamente la domanda frequente che mi hanno fatto è stata quella riguardante la ripresa, in che modi e soprattutto dove riprendere.

Secondo quanto detto una decina di giorni fa dal dirigente Gianni Pizzutilo gran parte della squadra ha confermato la sua disponibilità a continuare a vestire la nostra maglia anche il prossimo anno. Cosa chiede a loro e cosa a tuo avviso servirebbe per completare il roster più adatto agli obbiettivi prefissati?

Sono molto soddisfatto del lavoro che la società sta facendo, confermare in toto la squadra rafforza quanto detto in precedenza: c’è voglia di ritornare a giocare e riconquistare quella serie A2 che quest’anno non ci vedrà protagonisti. Non saprei cos’altro chiedere alla società se non di trasmettere la loro determinazione e voglia di ritornare in A alla squadra. La vicinanza della società nel percorso di una stagione è molto importante per tutti a partire dal sottoscritto (sorride..)

Capitolo giovani, vista la minore pressione che la nuova categoria offre sarà possibile vedere sin da subito all’opera qualche giovane promessa del vivaio? Chi vedi più pronto per il definitivo passaggio tra i grandi?

La pressione ci deve essere sempre altrimenti rischi di annullare quanto di buono fatto in questi anni soprattutto riguardo i giovani. Nel settore giovanile ci sono molti ragazzi che sicuramente potrebbero avere molte più opportunità di confrontarsi in un campionato di categoria ma molto dipende da loro, dalla loro disponibilità agli allenamenti, dal sacrificio di mancare ad una festa di compleanno di un amico/a, dalla voglia di crescere affrontando le difficoltà sul campo. Come ribadisco spesso faccia a faccia ai ragazzi lo sport è anche una palestra di vita che ti insegna molto su come affrontare molte situazioni anche fuori dall’ambiente sportivo. Il piano societario è da sempre chiaro su questo punto: puntare quanto più possibile sul nostro vivaio in modo da dar loro l’opportunità di crescere e affermarsi in un gruppo abbastanza affiatato e poi affrontare un campionato di categoria superiore con più esperienza e tranquillità. Ciò è essenziale per evitare di avere problemi di rosa corta dovuto al fatto che per tutti noi la vita privata e lavorativa ha sicuramente la precedenza e i cambiamenti in tal senso possono essere anche repentini.

Passando al campo da gioco, registriamo con fiducia alcune novità sul fronte dell’assegnazione delle palestre comunali. La squadra comunque da un po’ di tempo si sta allenando in forma individuale, e la società ha già messo in campo alcune iniziative per tenere all’erta e coeso il gruppo. Da tecnico quanto pensi che peserà questo lungo stop sulla prossima stagione e quali sono le iniziative da intraprendere nel caso in cui a settembre ancora nessuna buona nuova si sia registrata sul fronte COVID-19?

La cosa che mi solleva un po’ è che si hanno le prime notizie in merito all’utilizzo delle strutture seppure non definitive. Ci rammarica il fatto che in altri paesi abbiano ripreso gli allenamenti già dai primi di luglio, qui siamo stati in attesa di risposte per lungo tempo.

Ok il lavoro individuale, ma quando pratichi uno sport di squadra e sei abituato ad allenarti e condividere spazi con altre persone, il lavoro individuale non dura molto e non dà i risultati che ti aspetti. Alla ripresa ci sarà molto da fare ma purtroppo i tempi non sono molto lunghi e mi auguro che la passione e la dedizione che i ragazzi ci mettono, senza guadagnarci nulla, non svanisca. È vero che la situazione COVID non è terminata, ma credo che se ci sono restrizioni sul campo sportivo, tra l’altro regolamentate da note ministeriali, non vedo perché non si attuino restrizioni anche in altre situazioni. Resta una mia opinione ma non sono cieco.

Ringraziamo mister Domenico Perrini per la sua disponibilità e diamo appuntamento ai lettori ad un nuovo appuntamento nelle prossime settimane con un altro volto del nostro sodalizio.

(Ufficio stampa UISP’80 Pallamano Putignano)