Alessio e Michele Troilo sono gli unici avisini in rappresentanza della provincia di Bari nella composizione della squadra pugliese

PAlessio_e_Michele_Troilo_-_Avisiadi_2016utignano Ba - Tornano a distanza di 6 anni dall’ultima edizione le “Avisiadi”, le olimpiadi dell’AVIS l’Associazione Italiana Volontari Sangue; un momento ludico di condivisione e accrescimento associativo.

Padrona di casa dell’evento è l’Avis Regione Lombardia che in quel di Milano, dal 23 a 25 c.m. vedrà confluire giovani avisini dai 18 ai 35 anni provenienti da tutte le regioni d’Italia. Tre giorni di attività sportive, fisiche ed intellettive che metteranno alla prova i ragazzi in squadre provenienti da ogni regione.

Quest’anno la squadra della regione Puglia composta da 7 membri conta la presenza di ben 2 avisini putignanesi: Alessio e Michele Troilo. I due fratelli sono gli unici avisini in rappresentanza della provincia di Bari nella composizione della squadra pugliese.

Li abbiamo incontrati prima della partenza per una breve intervista, augurandoli buona fortuna!

1) Da quanto tempo fai parte dell’Avis Giovani Putignano e come ti sei avvicinato a questa associazione?

A: Non da molto, mi sono avvicinato all’Avis Giovani grazie ai miei amici che mi hanno coinvolto in vari eventi

M: Dal primo giorno che abbiamo costituito l’Avis Giovani Putignano, ho da subito creduto in questa realtà quando era ancora un’idea

2) Quando hai deciso di diventare un donatore di sangue?

A: Sono diventanto un donatore per scommessa. In un evento sportivo c’erano dei ragazzi che “sfottevano” la mia squadra (l’Avis Giovani) non ritenendoci capaci, promisi che se la mia squadra avesse vinto sarei stato il primo dei miei amici a donare.

M: Compiuti i 18 anni sentivo il bisogno di voler fare qualcosa di utile anche io e con i miei amici abbiamo deciso di iniziare questo nuovo stile di vita e fare del bene

3) La tua partecipazione alle Avisiadi 2016 è dovuta al fatto di essere uno sportivo o al volerti mettere alla prova?

A: Sono curioso di mettermi alla prova in un contesto così importante e nuovo per me.

M: Entrambe, sono uno sportivo e l’idea di capire le mie capacità e confrontarmi con gli altri mi affascina

4) Lo sport è importante per un donatore di sangue? Tu quale sport pratichi?

A: Lo sport è fondamentale per un donatore perché aiuta a mantenere il corpo in buona salute ed evitare anche patologie cardiovascolari. Io pratico ballo hip hop e break dance.

M: Lo sport per me, come per ogni donatore è importante perché migliora la salute in generale e ti fa sentire bene con te stesso oltre che soddisfatto per i traguardi che si possono raggiungere. Io mi alleno in palestra, sono abituato a mettermi alla prova e sfidare innanzitutto me stesso nel dare il massimo.

5) Consiglieresti ad un giovane di entrare a far parte dell’Avis Giovani?

A: Penso proprio di sì, un giovane deve entrare nell’Avis perché prima di tutto si entra a far parte di una seconda famiglia, in secondo luogo si o

(di Andrea Riccardo Miani)