Si tratta di giovani residenti ad Alberobello e nelle province di Brindisi e Monza-Brianza. Spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate e danneggiamento, le accuse contenute nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri di Monopoli
Alberobello Ba - Maxi operazione antidroga ieri ad Alberobello. Su richiesta della locale Procura della Repubblica I militari della Compagnia di Monopoli hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari, a carico di 9 persone (2 in carcere, 3 ai domiciliari e 4 con obbligo di firma), tutti indagati a vario titolo per concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate e danneggiamento.
Dei 9, alcuni residenti tra Alberobello e altri tra le province di Brindisi e Monza-Brianza, due sono finiti in carcere, 3 agli arresti domiciliari mentre i restanti sottoposti all’obbligo di firma. In carcere: M.A. 20enne di Alberobello e L.S. 20enne di Alberobello. Agli arresti domiciliari: M.N. 21enne di Alberobello, D.C.A 26enne di Alberobello e M.S. 39enne res. Nova Milanese (MB). Con l’Obbligo di Dimora: M.V. 20enne di San Michele Salentino BR) e C.G. 20enne di Alberobello.
Nel corso dell’attività investigativa, sono stati sequestrate numerose dosi di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, per un peso complessivo di circa 80 grammi, nr. 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Le indagini erano partite nello scorso mese di aprile 2017 a seguito di una denuncia per lesioni personali sporta da presso la Stazione Carabinieri di Alberobello da parte di un assuntore abituale di stupefacenti, perseguitato con minacce, intimidazioni e atti vandalici presso la sua abitazione, nonché picchiato selvaggiamente perché accusato di non rifornirsi più dagli odierni indagati.
I carabinieri della locale stazione a seguito di specifiche investigazioni sono poi riusciti a risalire al gruppo di responsabili del pestaggio, composto dagli attuali indagati, dedito allo spaccio al minuto di stupefacenti in quel centro cittadino e nei paesi limitrofi. I riconoscimenti fotografici, servizi di osservazione e pedinamenti, nonché le mirate perquisizioni personali e locali, hanno permesso di appurare l’esistenza di un gruppo di giovani, appena maggiorenni, già noti per piccoli precedenti specifici, dediti allo smercio di droghe sintetiche (ketamina) e leggere (marjuana, hashish), nonché cocaina, con l’obiettivo di diventare i principali referenti sul territorio di tale traffico.
Le attività di spaccio avvenivano nella Villa Comunale cittadina o negli Istituti scolastici, mentre in una circostanza, è stata documentata la cessione di cocaina presso un rave party organizzato in provincia di Lecce. La clientela che si riforniva dal suddetto gruppo era composta prevalentemente da studenti, che potevano contare su una rete di fiancheggiatori anche in grado di <<curare>> eventuali malesseri derivati dall’abuso di sostanze stupefacenti. Per gli ex clienti e per coloro che erano <<sospettati>> di fornire informazioni alle Forze dell’Ordine, partivano le ritorsioni da parte di alcuni componenti del gruppo.