L'appello: «Aiutateci a trovare una sede adatta...». Dopo oltre trent’anni, l’associazione è costretta a lasciare la storica sede di Via De Amicis, al piano terra della scuola elementare De Gasperi
Putignano Ba - L’associazione “Amici dei diversabili” cerca una sede! È proprio vero, dopo oltre trent’anni, l’associazione è costretta a lasciare la storica sede di Via De Amicis, al piano terra della scuola elementare De Gasperi.
In realtà i locali sono già stati lasciati qualche mese fa esclusi due piccoli spazi, dove è stato concentrato e depositato tutto lo storico dell’associazione realizzato dagli stessi ragazzi. Ora però l’associazione ha ricevuto un ultimatum che la obbliga a liberare, entro fine giugno, anche quegli ambienti nonostante in prima battuta le fossero stati assicurati.
In questi mesi l’associazione si è confrontata con l’Amministrazione Comunale nel tentativo di trovare una sede adatta ad ospitarla. Le soluzioni proposte, del tutto provvisorie, si sono rivelate non logisticamente idonee alle esigenze dei frequentatori dell’associazione che, prima di ogni cosa, hanno bisogno di stabilità.
Così ad oggi l’associazione è senza casa e ne sembrano esserci soluzioni a breve termine. Per questo si chiede alla comunità di aiutarci a trovare una sede dove i nostri ragazzi possano riprendere a svolgere, non appena la situazione pandemica lo permetterà, le loro attività e riconquistare la vita sociale che l’emergenza ha portato via.
Chi ha disposizione dei locali che siano facili da raggiungere, non abbiano barriere architettoniche e, possibilmente, siano dotati di un’area antistante l’ingresso che funga da “zona filtro” a garanzia della sicurezza dei ragazzi, si metta in contatto con i componenti dell’associazione o contatti il numero 349 3695058
È bene ricordare che gli “Amici dei diversabili” è da sempre un importante punto di riferimento territoriale per le persone con disabilità che nell’associazione hanno la possibilità di sperimentare e perfezionare le loro diverse abilità, di stare con gli altri e condividere momenti di vita importanti.
È triste vedere quanta poca sensibilità ci sia, nella concretezza dei fatti, nei confronti dei disabili a discapito della tanto decantata inclusione. Quella normalità che l’associazione garantiva ai ragazzi e alle famiglie è ora sacrificata da interessi che nulla hanno a che fare con il benessere vitale e la dignità quali diritti di ciascun essere umano.