Riceviamo e pubblichiamo replica del presidente della Fondazione Carnevale Putignano, alle invettive epistolari di Giuseppe Laera e Antonella Messa, che propongono di dedicare il Carnevale di quest'anno alla Maschera di Farinella 


Franco_Laera_pres_fondazione_Carnevale_Putignano_copyPutignano Ba - La risposta della Fondazione Carnevale alla lettera aperta di Giuseppe Laera e Antonella Messa, contenente alcune osservazioni critiche sulle scelte organizzative dell'ente per l'edizione di quest'anno, è puntualmente arrivata ed è integralmente riportata di seguito. Il Presidente Franco Laera "evidenzia l'erronea impostazione e forma delle precisazioni", in essa contenute. 





"Il paradosso è un'affermazione vera o falsa, ma comunque presentata in forma tale da sorprendere il lettore o l'uditore. (fonte web)

Gentilissimi Messa Antonella e Laera Giuseppe, Sono sorpreso!

Il vostro paradosso mi ha sorpreso quando affermate con convinzione e acidità che questa Fondazione non abbia in conto, anzi, non abbia messo "al centro di ogni cosa" il carattere specifico della nostra tradizione carnevalesca. Possibile?

Analizziamo:

• Definite "filosofie aleatorie" tutto ciò che è risultato evidente e documentato durante la presentazione del Carnevale 2014. I nostri carri allegorici, grazie alla sapienza, alla sagacia e alla capacità creativa dei maestri cartapestai, sono "intrisi" di satira e allegoria, elementi principali del nostro e di tutti i Carnevali d'Italia. Voi non riuscite a percepirla? Studiate! Così come benissimo hanno fatto i nostri maestri che sono tra gli attori di un Carnevale che ha salde radici nella tradizione popolare.

• Il distacco tra la manifestazione e la partecipazione spontanea dei cittadini è un altro elemento negativo da voi evidenziato e da noi valutato già precedentemente. Innegabile. I nostri sforzi sono stati rivolti anche a stimolare una maggiore partecipazione dei cittadini alle manifestazioni carnevalesche, ci sono pochissimi bambini che adottano una maschera e diventano protagonisti delle giornate carnevalesche, molto più affollata è la loro partecipazione a feste che si svolgono a novembre e sono completamente estranee alla nostra tradizione. Ma, a questo punto, perché non elogiare lo sforzo che il mondo della scuola compie ogni anno per radicare nell'animo dei nostri bambini lo spirito del carnevale? Perché non apprezzare lo sforzo che la scuola primaria "De Gasperi" compie ogni anno per portare centinaia di bambini in sfilata sul circuito? E' meglio intervenire o più efficace parlare e basta? I cittadini sono ostacolati da chi alla partecipazione spontanea al carnevale?

• " nell'ottica di stimolarvi a mettere sempre al centro di ogni cosa le nostre peculiarità culturali, (come tra l'altro previsto dall'art.2 dello Statuto in vigore), più che rincorrere sempre i "bandi" che (come l'edizione estiva scorsa) mortificano l'esistenza delle cose se non si sanno gestire al meglio". Scusate ma non ho capito cosa voglia specificare questo pensiero.

• Omaggio a Farinella: assurdo! Questa Fondazione ha preteso la presenza di Farinella, maschera del nostro Carnevale, sui manifesti degli ultimi anni e anche quest'anno non abbiamo messo Pantalone, ma solo e soltanto, in una immagine quasi tridimensionale, la nostra maschera; ha restaurato un Farinella, commissionato da Amministrazioni precedenti al maestro cartapestaio Armando Genco, che giaceva in completa rovina in un deposito comunale e, grazie al lavoro oscuro dei cartapestai, ha potuto degnamente esporlo all'ingresso di quello che potrà essere il museo del Carnevale; ha sostenuto l'operatività di una associazione di volontari che assicura l'apertura della "Casa di Farinella " durante le giornate classiche del carnevale e si continua a parlare di omaggi che celebrano, ma non portano giovamenti alla causa.

• La Fondazione ha prodotto documenti e pubblicazioni che dimostrano riconoscenza a chi prima di noi ha fatto il carnevale e consentono di ricordare che la tradizione va sostenuta e rinnovata nello spirito di chi ha costruito prima di noi un evento che attrae ancora tanti turisti.

Il nostro Carnevale sarà migliore se tutti i cittadini che amano il carnevale parteciperanno con gioia e passione alle manifestazioni carnevalesche, senza se e senza ma, convinti a esserci solo perchè amano divertirsi, mascherarsi, irridere, infischiandosene, nel rispetto delle regole, se qualcuno avrà tentato di ostacolarli. Il popolo è l'unico depositario dello spirito carnevalesco.

Gentili Messa Antonella e Laera Giuseppe, consentitemi la scelta del paradosso per evidenziare l'erronea impostazione e forma delle vostre precisazioni e la sorpresa che esse hanno suscitato in me; sapendovi osservatori attenti e critici dell'attività organizzativa della Fondazione, certamente avrei condiviso e discusso con voi problematiche legate al marketing, alla sicurezza, alla insufficienza di risorse a disposizione, allo scarso numero di artisti o cittadini che si mettono a disposizione per puro spirito di collaborazione e a tanto altro che spesso rende inutili o inconsistenti gli sforzi nostri e di tutti quelli che vogliono bene al Carnevale di Putignano. Questa Fondazione è già al servizio della nostra cultura.

Putignano, 27 gennaio 2014 Il Presidente Franco Laera

 
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