Intere zone al buio; fari appena installati già spenti e sensibili ai temporali. Risposte lentissime alle segnalazioni. Intanto il conto del nuovo servizio (a carico dei cittadini) sarà sempre più salato con aumenti fino al 40%
Putignano Ba - Il nuovo sistema di illuminazione pubblica a led, già al centro di polemiche da parte dei cittadini putignanesi (nel quasi totale silenzio delle sempre più laconiche minoranze politiche), continua a mietere disagi e a far discutere. E soprattutto, non è del tutto vero che fa risparmiare.
Già bollato come "insufficiente" da un punto di vista funzionale per via dell'aspetto spettrale che molte vie cittadine hanno assunto dopo il passaggio alle pallide lampade a led, in sostituzione di quelle precedenti a luce calda, ora il nuoo impianto evidenzia altre mancanze.
Proprio quando sembrava che i putignanesi si stessero gradualmente abituando a brancolare nella penombra, si susseguono segnalazioni di lampade appena installate e già non funzionanti. Addirittura, come accaduto nei giorni scorsi in via Murat, un intero quartiere è rimasto al buio per giorni.
C'è che dichiara di aver più volte segnalato un lampione spento in pieno centro, senza avere riscontri. Altri pali della pubblica illuminazione sono rimasti spenti per giorni all'imbocco di via Turi, forse a seguito dell'ultimo temporale.
Insomma, è una questione su cui qualcuno dovrebbe decidersi fare "piena luce". Anche perché il nuovo impianto si sta rivelando oltremodo costoso!
Da un punto di vista squisitamente economico infatti va anche evidenziato che la riconversione dell'impianto di publica illuminazione a led peserà sulle casse comunali (e quindi ei cittadini contribuenti), molto più di quello precedente e assai più efficiente con le lampade al cesio. Va a tal proposito ricordato che il costo dell'energia e della manutenzione dell'impianto nel 2020 ammontava a circa 560mila euro.
Con l'approvazione del bilancio di previsione in Consiglio Comunale qualche settimana fa, è emerso in modo incontrovertibile che il costo previsto con il contratto d'appalto in essere per la pubblica illuminazione, un costo di €790mila euro per il 2024, contro i 6.230 euro del 2023; quindi circa il 20% in più. Per il 2025 si arriverà a pagare oltre 800mila euro; cioé quasi il 40% in più.
A detta dell'assessore al ramo invece, il nuovo appalto per la riconversione a led, dovrebbe far ridurre le spese a assicurare nel tempo un risparmio sui costi dell'energia e della manutenzione.
Resta ora quindi solo da vedere se la sindaca Luciana Laera terrà fede a quanto dichiarato nell'ormai lontano settembre 2023, e quanto questo graverà ulteriormente sui relativi costi: “In alcune zone dove è già avvenuta la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti abbiamo potuto rilevare delle criticità, che ci avete anche segnalato – Dichiara la Sindaca Laera. - Le criticità sono tutte superabili e saranno risolte ancora prima del completamento di tutta la rete. I miglioramenti sono fisiologici e si faranno in corso d’opera. Noi ci siamo, stiamo monitorando costantemente il lavoro e intervenendo dove necessario entro il prossimo mese di maggio 2024...".