Residenti sul piede di guerra: la potenza delle nuove lampade è bassa: l’aspetto di alcune strade è spettrale e ci si sente meno sicuri. La sindaca Laera getta acqua sul fuoco: “Risolveremo le criticità entro maggio 2024…”

Putignano Illuminazione led Porta NuovaPutignano Ba - La nuova pubblica illuminazione a led di Putignano è diventata il tormentone dell’estate. La sostituzione delle vecchie lampade a luce "calda" con quelle “pallide” a led, sta generando lamentele e disagi in varie zone, anche in vie centralissime, molte delle quali a sera sono decisamente troppo in penombra.

Nel contempo il valore dell’appalto è già salito dai 6,5 milioni di euro iniziali agli attuali 8milioni per via della rimodulazione del contratto con la ditta esecutrice.

Anche nel centro storico è stata ormai completata la sostituzione delle lampade e, nonostante le perplessità espresse in fase di sperimentazione, il risultato lascia parecchio a desiderare, anche perché “spegne” i caratteristici prospetti architettonici dei vecchi edifici. Nel frattempo i cittadini non sanno più se ridere o piangere; infatti dai social si sprecano i meme ironici (gente che passeggia con la luce tascabile in mano), o profondamente critici e di disappunto.

La scia di polemiche che sta accompagnando l’installazione dei nuovi corpi illuminanti, non sembra però interessare minimamente il mondo politico locale: le minoranze, su un tema così cruciale che spacca l’opinione pubblica, languono.

La delicata questione che verte su questa importantissima infrastruttura comunale, ha indotto invece la sindaca Luciana Laera e l’assessore ai lavori pubblici Sandro D’Aprile ad intervenire sul punto.

“In alcune zone dove è già avvenuta la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti abbiamo potuto rilevare delle criticità, che ci avete anche segnalato – Dichiara la Sindaca Laera. - Le criticità sono tutte superabili e saranno risolte ancora prima del completamento di tutta la rete. I miglioramenti sono fisiologici e si faranno in corso d’opera. Noi ci siamo, stiamo monitorando costantemente il lavoro e intervenendo dove necessario entro il prossimo mese di maggio 2024...".

Lungi dai nostri amministratori però ammettere che forse è mancato un adeguato controllo sul’adeguatezza del progetto presentato dalla ditta appaltatrice.

Va infatti sottolineato che già nei mesi scorsi, quando furono fatte le prime installazioni di prova con i corpi illuminanti per la città vecchia e quella moderna del centro abitato, in un nostro articolo avevamo già evidenziato le forti perplessità dei cittadini. A parere di molti, tecnici e non, sostituire solo i corpi illuminanti utilizzando i vecchi pali, mantenendo così le stesse distanze tra essi e le stesse altezze, non avrebbe garantito un’uniforme e sufficiente diffusione della luce. Cosa che fa ritenere che si poteva riesaminare il progetto prima di partire con la completa riconversione dell’impianto, evitando ulteriori eventuali costi che si appaleseranno per “risolvere le criticita”.

Ta le linee guida in materia si legge infatti che:

- Il servizio di illuminazione pubblica deve garantire la visibilità nelle ore buie, dando la migliore fruibilità sia delle infrastrutture che degli spazi urbani secondo i criteri di destinazione urbanistica.

- Garantire la sicurezza per il traffico stradale veicolare, residenziale, pedonale, a verde pubblico, ecc., con le apposite norme che fissano i livelli di illuminamento in funzione della classificazione dell’area da illuminare;

- conferire un maggiore "senso" di sicurezza fisica e psicologica alle persone;

- aumentare la qualità della vita sociale con l’incentivazione delle attività serali;

- valorizzare le strutture architettoniche e ambientali: un impianto di illuminazione pubblica, adeguatamente dimensionato in intensità luminosa e resa cromatica, è di supporto alla valorizzazione e al miglior godimento delle strutture architettoniche e monumentali.

Criteri evidentemente non adeguatamente considerati in sede di aggiudicazione del progetto.

 
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