Le prime sentenze dalla conclusione delle indagini per il crac della Kentron Srl società che gestiva la Clinica Giovanni Paolo II di Putignano
Putignano Ba - Il Dr. Gianpaolo Pulieri ex amministratore della società è stato assolto “perché il fatto non sussiste”. La vicenda, come racconta la testata “Puglia In”, si riferisce a un capitolo del libro più ampio del caso Kentron, società che gestiva la clinica Giovanni Paolo II di Putignano, amministrata un tempo da Francesco Ritella.
All’epoca la Procura avviò un’indagine su anomalie finanziarie dell’azienda ove risultavano grosse somme pagate per l’acquisto di abiti, vino, gioielli, rimborsi per trasferte inesistenti, prelievi in contanti dalla cassa della radiodiagnostica. Una gestione, che portò la Kentron sull’orlo del crac.
Quando su designazione del Tribunale è stato nominato amministratore giudiziario della Court Estate società che aveva in pancia il 100% della Kentron, di cui poi è stato nominato amministratore unico, il Dott. Pulieri non ne ha aggravato il dissesto.
I giudici hanno stabilito che l’amministrazione del dr. Paulieri, che venne chiamato dal Tribunale, ad amministrare la Kentron, non ha dissipato il patrimonio allontanando possibili acquirenti. Non ha omesso di «richiedere il fallimento nel perdurante deficit di capitale sociale, da lui stesso aggravato e ormai azzerato», come contestava in un primo momento l’accusa. Sempre secondo l’articolo di Puglia In, la stessa Procura di Bari è tornata sui suoi passi, chiedendo l’assoluzione del commercialista barese Gianpaolo Pulieri, 47 anni. Dello stesso avviso il gup del Tribunale di Bari Isabella Valenzi che ha assolto Pulieri con formula piena «perché il fatto non sussiste» dall’accusa di bancarotta e la sua totale estraneità ai fatti.
Stando alle prime indagini condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria del Comando provinciale di Bari coordinati dal pm Francesco Bretone (oggi sostituto procuratore generale), Pulieri, nella sua veste di amministratore giudiziario, aveva aggravato il dissesto creato da Ritella.
Ma, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, è emersa una verità completamente diversa. Il Dott. Pulieri non solo non ha concorso ad aggravare il deficit della società ma, in condizioni di dissesto, è riuscito a garantire per esempio il pagamento degli stipendi a 150 famiglie, la continuità delle prestazioni sanitarie, contribuendo in modo determinante al salvataggio della clinica.
Anche dalla consulenza tecnica affidata dalla Procura al commercialista Massimiliano Cassano – Prosegue Puglia In - emerge come durante la gestione del Dott. Pulieri i debiti verso le banche si sono ridotti da 5,6 milioni a 1,8 in due anni (dal 2014 al 2016). Nessun illecito ha commesso per gli assegni circolari da 180mila euro emessi a favore della Kentron e tenuti in cassaforte dal Pulieri, scelta adottata «proprio in ragione delle possibili azioni cautelari dei creditori».
Dall’esame del patrimonio netto è emerso che, al momento dell’insediamento del Dott. Pulieri il capitale era già stato tutto azzerato. «L’amministratore giudiziale – scrive il consulente della procura – ha operato scelte condivisibili». In tre anni ha ridotto le perdite da 19,8 a 2,2 milioni di euro.
Dovrebbe iniziare a maggio invece il processo per bancarotta fraudolenta, per gli indagati Francesco Ritella, Leonardo Loparco e Francesco Tannoia. Per tutti gli altri indagati per reati di natura distrattiva il processo si conclude qui per l’intervenuta prescrizione.