La storica associazione di podisti putignanese ha voluto tributare gli onori alla prima medaglia d’oro paralimpica della storia dello sport putignanese

Amatori GruppoPutignano Ba – Un momento di grande commozione, ma anche spunto di qualche riflessione sullo sport, quello celebrato ieri sera nella sede dell’associazione sportiva Amatori di Putignano.

Un applauso ha accompagnato l’ingresso nella sala di Vittoria Bianco, 25 anni, medaglia d’oro nei 400 stile libero alla paralimpiadi di Tokio, risultato conseguito con le colleghe della squadra azzurra Palazzo, Terzi e Scortechini fermando il tempo a  4'24"85.

Gli Amatori, uno tra i pochissimi avamposti sportivi attivi della città del carnevale ha voluto organizzare l'incontro per omaggiare la nuotatrice visti i ragguardevoli risultati ottenuti nella sua disciplina, evidenziando che per la prima volta nella storia di Putignano, un’atleta ha conseguito una medaglia d’oro olimpica.

Amatori Medaglia il trullo che correIl Presidente Francesco Ricchi, dopo una breve rituale introduzione, ha così consegnato a Vittoria una composizione di fiori e una medaglia in ceramica finemente realizzata a mano recante il simbolo della Società: "Il Trullo Che Corre". Il tutto accompagnato da una toccante lettera scritta per l’occasione quasi in versi:

A te Vittoria campionessa olimpica, porgiamo le più vive congratulazioni del Consiglio Direttivo e di tutti i soci dell’Asd amatori Putignano, per aver realizzato e colorato di oro il sogno di ogni atleta. Voglia rendere omaggio al tuo impegno, alla tua dedizione e al tuo spirito di squadra, che ti hanno portato sul gradino più alto del podio e, per questo il nostro logo “il trullo che corre” ci è sembrato appropriato. Esso rappresenta oltre 40 anni di storia fondati sui valori dello sport, quei valori che tu hai brillantemente difeso. Ringraziamo tutti voi, atlete e atleti azzurri, per aver emozionato l’intera nazione, strappando lacrime di gioia ogni volta che il nostro Tricolore, sulle note dell’inno di Mameli, ha dominato il mondo e ringraziamo te, per aver portato la nostra Putignano fin lassù. Ci hai reso orgogliosi di te e della tua medaglia d’oro. Possa questo oro illuminarti la via per nuovi ambiziosi traguardi, nello sport e nella vita. (Asd Amatori Putignano).

Vittoria ha poi risposto ad alcune domande dei presenti, raccontando la sua esperienza, i sentimenti, l’apprensione e le gioie che l’hanno accompagnata durante le gare. Ma cosa più importante, i sacrifici e l’impegno profuso per la preparazione che comporta allenamenti giornalieri, anche due volte a giorno, ricordando che ha avuto solo sette mesi per allenarsi a questa importante prova sotto i riflettori internazionali.

E le fatiche di Vittoria non sono finite. A breve comincerà la preparazione per il prossimo grande appuntamento in vasca, con i campionati europei in Portogallo.

Ai soci della Amatori, che avevano avuto già in più occasioni di celebrare i successi sportivi al livello mondiale di un loro atleta, Vito Intini, abbiamo invece chiesto cosa si potrebbe fare per scovare e far crescere nuovi talenti della nostra città. Il presidente Ricchi e i soci fondatori della Amatori sono stati chiari: le amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi anni non hanno fatto granché per incentivare lo sport locale.

2140 putignano google maps okIl progetto di una pista di atletica proposto già diversi anni fa e facilmente realizzabile, poiché esiste un tracciato già solcato negli anni ’70 (dove doveva sorgere il famoso autodromo), è rimasto, nonostante le promesse, lettera morta.

E ben guardare, non solo Putignano resta carente di strutture sportive, oltre che avaro di investimenti in materia. Ma non riesce nemmeno a garantire l’ordinaria manutenzione di quegli spazi che spontaneamente sono divenuti luoghi abituali di allenamento, come la pista ciclabile del viale Cristoforo Colombo, frequentatissima da podisti e sportivi di ogni sorta. Un’opera costata oltre 1,2 milioni di euro 15 anni fa, dove nemmeno i segnali per la sicurezza stradale sono adeguatamente manutenuti.

Ma questa è un'altra storia che approfondiremo in un prossimo articolo.

 
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