In emergenza si è differenziato di più. Le economie prodotte dalle frazioni riciclabili compenseranno i maggiori costi del servizio

Foto Trappole Putignano lowPutignano Ba - La media della raccolta differenziata dei rifiuti per l’anno 2020 a Putignano si è attestata sul 75,72%,  con picchi, come nel mese di dicembre, che hanno superato il 76%.

Nell’ultimo anno, in piena emergenza pandemica e con il lockdown che tenuto molto più tempo le persone in casa,  la percentuale di rifiuti differenziati è passata dal 65% al quasi il 76%. In pratica nell’ultimo anno la differenziata è cresciuta di oltre 10 punti.

La buona notizia è che tali alte percentuali hanno ingenerato delle economie e aperto l’accesso al sistema di incentivazione previsto dalle norme regionali i materia. Tuttavia, chi continua a sostenere che più si differenziano i rifiuti, più si risparmia, sarà nuovamente contraddetto.  All’arrivo delle prossime cartelle tari dell’imposta sui rifiuti, tutt’al più si potrà sperare che non siano previsti ulteriori aumenti.

«In fase di validazione del Piano Economico Finanziario – Spiega l’assessore all’ambiente Isa Romanazzi - Con il nuovo sistema ARERA, quest’anno è cambiato il metodo di determinazione delle tariffe. Le economie che abbiamo ottenuto ci consentiranno al massimo di non avere aumenti». 

Questo perché, stando a questa analisi, pare siano state incluse nel PEF delle voci che prima non erano previste; costi che c’erano anche prima, ma che non erano inseriti nel Piano Economico Finanziario. Infatti, in molti altri Comuni che differenziano meno, la tassa subirà quasi certamente nuovi aumenti.

«Elisabetta Romanazzi Assessore Ambiente Putignano 2Con una percentuale leggermente al di sopra del 75%, nonostante la rideterminazione delle tariffe riusciremo a non far aumentare la tassa -  Sottolinea  l’Assessora - Abbiamo avuto una riduzione importante sull’ecotassa e una diminuzione del conferimento dell’indifferenziato. Premialità che tuttavia confluiscono su maggiori costi del servizio e non a beneficio del contributo».

Ma il vero ostacolo al risparmio in materia di rifiuti, sono gli abbandoni selvaggi nelle periferie cittadine. Nonostante l’installazione delle foto-trappole e le svariati sanzioni comminate,  si continua a lottare con cataste di immondizia depositata a caso vicino alle isole iconologie e, soprattutto ad ingombranti e rifiuti pericolosi lasciati in strade secondarie.

«Abbiamo richiesto a noleggio ulteriori 10 foto-trappole che funzionino anche di notte (termo camere) – Prosegue l’assessore Romanazzi - In più sono allo studio nuove soluzioni per disciplinare al meglio il conferimento dei rifiuti nell’agro prima che arrivi la bella stagione. Nel contempo sono stati effettuati nuovi interventi di  rimozione e bonifica nelle aree dove sono presenti gli abbandoni».

Operazioni, queste ultime, sempre assai costose che sfiorano i 100mila euro l’anno (soprattutto per  rimuovere i rifiuti pericolosi) e che gravano inesorabilmente sulle tasche dei cittadini contribuenti .

 
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