Dal tavolo di concertazione, al prezzo del latte, fino allo sblocco dei finanziamenti già destinati ad allevatori e caseifici per dare ossigeno alla filiera in grande difficoltà. Il Consiglio Comunale ha approvato un documento indirizzato alle autorità regionali

Consiglio Comunale di PutignanoPutignano Ba - Come anticipato alcuni giorni fa, Nell'ultimo Consiglio Comunale di Putignano è stato discusso un punto all'ordine del giorno, incentrato sulle problematiche che affliggono la filiera lattiero-casearia.
Si tratta di proposte per stabilizzare il prezzo del latte, in contrazione a causa della contrazione dei consumi per la perdurante emergenza sanitaria, oltre al braccio di ferro instaruatosi tra aziende zootecniche (produttori) e aziende di trasformazione (Caseifici).
Con la seconda ondata della pandemia, la contrazione dei consumi ha addirittura aggravato la crisi che attanaglia la filiera lattiero-casearia, a cominciare dal deprezzamento del latte alla stalla.

Tale punto all'ordined el giorno era stato compulsato dal consigliere comunale di minoranza Sebastiano Delfine (FI), imprenditore agricolo e profondo conoscitore delle problematiche che assillano il settore lattiero-caseario. Le sue proposte sono state recepite dalla conferenza dei capigruppo approdando così al Consiglio Comunale di ieri, dove la maggiornaza le ha condivise tanto che sono state approvare allì'unanimità.
 

SOLO LATTE PUGLIESE PER LE AZIENDE DI TRASFORMAZIONE
Tra le richieste, quella di  istituire un tavolo di concertazione con i maggiori trasformatori del latte, oltre ai sindaci o loro delegati dei Comuni a vocazione zootecnica, al fine di raggiungere un accordo di cui la Regione si faccia garante, affinché durante la pandemia, venga utilizzato per la trasformazione solo latte prodotto in Puglia. Oppure, visti i poteri speciali demandati al Governatore della Puglia, di emanare una ordinanza apposita che imponga ai caseifici di utilizzare prioritariamente il latte di produzione pugliese garantendo altresì un adeguato prezzo di mercato.

STALLE DI SOSTA AUTORIZZATE
Tra le novità contenute nel documento anche la proposta di istituire le “Stalle di sosta autorizzate”. Poiché la gestione degli allevamenti è sovente a conduzione familiare, le “Stalle di Sosta” consentono di tutelare il patrimonio zootecnico di quegli allevatori e delle loro famiglie che dovessero risultare positivi al Covid e dunque non in grado di badare temporaneamente al proprio bestiame. Per tale scopo dovrebbe essere organizzata una squadra di giovani allevatori, incaricati dalla stessa Regione, che gestisca al meglio tali allevamenti provvisori, in attesa che i legittimi proprietari guariscano.

TAVOLO VERDE E FONDI REGIONALI
Le altre richieste riguarda poi a ruota il ripristinare del “tavolo verde” bloccato da anni, per poter fissare un prezzo di riferimento regionale le latte alla stalla, in accordo con le parti sindacali, associazioni di categoria, allevatori e casari e, soprattutto che vengano urgentemente destinati e liquidati i 2 milioni di euro stanziati con Legge Regionale 13 del 15 maggio 2020, a loro destinati.

FONDI MISURA 21 PSR
Da ultimo, si chiede alla Regione Puglia di sollecitare l’UE, con riferimento alle risosrse destinate all’agricoltura, di prorogare i termini della Misura 21 del PSR e contestualmente inserire anche il settore zootecnico tra i beneficiari dei fondi stanziati, in collaborazione con altre Regioni che condividono tale finalità.