Riconvertiti 82 posti letto. Pronto soccorso chiuso da giorni. Ora si attendono comunicazioni in merito al destino dei pazienti "no covid" del Sud-Est barese

Ospedale Putignano ingressoPutignano Ba – La diffusione del virus corre anche in Puglia e soprattutto nella provincia di Bari. Per questo con una nota regionale del 28 ottobre avente ad oggetto “individuazione posti letto da destinare alla pandemia Sars Cov-2 Attivazione urgente di ulteriori posti letto”, Il direttore generale della Asl di Bari Antonio Sanguedolce ha chiesto ulteriori posti letto della rete Covid-19.

Con estrema urgenza vengono sono stati pertanto riconvertiti 82 posti letto Covid presso il Santa Maria di Putignano.

Tra questi è prevista in particolare la riconversione di 59 posti letto internistici, 15 semi intensivi e 8 di anestesia e rianimazione del P.O. di Putignano.

In tal modo, sia la chirurgia che l’ortopedia vengono chiusi e i sanitari trasferiti presso l’Ospedale di Monopoli, “con decorrenza immediata”. Il pronto soccorso è chiuso già da qualche giorno. Resta invece in funzione il centro dialisi (con accessi indipendenti), limitando così i disagi ai circa 100 pazienti che afferiscono al reparto del S.Maria degli Angeli di Putignano.

Emergenza o no, la notizia non ha mancato di provocare reazioni infuocate da parte del mondo politico, oltre alle legittime preoccupazioni dei cittadini che, con il pronto soccorso chiuso e senza riferimenti, non sanno dove andare per farsi curare qualsiasi altra patologia che non sia necessariamente correlata al virus.

«L’emergenza Covid -19 ha, di fatto, anticipato ciò che da tempo era stato pianificato dai vertici regionali pugliesi: ”la chiusura del P.O. S. Maria degli Angeli di Putignano”, convertito ora in ospedale Covid! – Tuonano i consiglieri comunali di minoranza, che chiedono a gran voce:

«Fermo restando l’infezione da SARS Cov 2, un flagello che non risparmia alcun territorio e che va combattuta con tutti i mezzi a disposizione chiediamo:

1) E' proprio opportuno smantellare completamente l’ospedale di Putignano che per posizione territoriale è l’unico punto di riferimento per numerosi comuni?

2) Si è tenuto conto che il 60% degli infermieri sono putignanesi e, quindi, il rischio per le nostre famiglie è grande e generalizzato?

3) Cosa ne sarà del nostro ospedale al termine di questa emergenza? Il Sindaco di Putignano chiederà formalmente ai vertici regionali che diventi ospedale di primo livello?

4) E per finire: a cosa ha portato la kermesse elettorale di Emiliano ricevuto in pompa magna sul nostro municipio?

GRAZIE Emiliano e soprattutto GRAZIE a quei PUTIGNANESI che hanno contribuito a riconfermarlo ai vertici della nostra "povera” PUGLIA!».

 
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