In vista della riattivazione dei servizi sanitari dopo il lockdown, la Asl Bari metterà in funzione i primi 12 acquistati per rafforzare i programmi di prevenzione in ospedali e distretti tra cui anche il S.Maria degli Angeli di Putignano

Mammografi 3D Asl BariBari - Putignano  –  Sono 12 i mammografi 3D acquistati dalla ASL Bari per potenziare lo screening senologico nelle strutture ospedaliere e territoriali dell’azienda. Nonostante la sospensione di esami e visite specialistiche non urgenti dettata dalle misure di prevenzione e gestione dell’ emergenza COVID, il cronoprogramma di distribuzione e assegnazione dei nuovi mammografi non ha subito interruzioni e continuerà spedito fino a luglio.

idemiologica - si procederà alla installazione di 8 mammografi 3D così distribuiti: 1 all’Ospedale di Putignano ; 2 all’Ospedale di Venere, di cui uno dotato di biopsia tridimensionale, 1 all’ Ospedale della Murgia, 1 al San Paolo con biopsia tridimensionale, 1 al Poliambulatorio di Monopoli, 1 al Distretto unico di via Fani a Bari, 1 nel PTA di Conversano.

I primi 4 apparecchi sono invece già stati  installati e collaudati : due sono state destinate all’Ospedale San Paolo, centro Breast Unit della ASL, una all’Ospedale Don Tonino Bello di Molfetta e un’altra al Poliambulatorio di Mola che fa parte del Distretto 11.

Mammofgrafo 3DTutti gli altri centri ambulatoriali - Casamassima, Gioia del Colle, Grumo Appula e Corato - saranno ugualmente dotati di mammografi digitali con caratteristiche tecniche capaci di fare  diagnosi precoce del tumore al seno. Le donne in fascia screening (50-69 anni) invece residenti in questi comuni hanno la possibilità di rivolgersi ai rispettivi centri di riferimento: le pazienti di Gioia del Colle afferiscono già al P.O. di Putignano, le donne di  Casamassima si rivolgono al Poliambulatorio di Mola di Bari, le residenti di Grumo Appula fanno capo al  San Paolo e infine le donne di Corato afferiscono all’ospedale di Molfetta.

La ridistribuzione della ASL nella assegnazione dei nuovi mammografi risponde inoltre ad una migliore razionalizzazione delle risorse che tiene conto anche della difficile reperibilità di radiologi, esperti in mammografie (che esaminino almeno 5mila l’anno).

Il potenziamento della dotazione tecnologica si accompagna anche ad una nuova organizzazione gestionale per la lettura e i referti delle mammografie. “ I macchinari 3D permettono ai centri screening della ASL di rendere uniforme e tecnologicamente avanzato il programma di screening – spiega la dottoressa Alessandra Gaballo, referente clinico per lo screening mammografico della ASL Bari - anche attraverso la messa in rete degli esami con un software dedicato al fine di  garantire la lettura delle immagini da remoto. Si è creato un centro per convogliare tutti gli esami di secondo livello, ossia dubbi o sospetti, provenienti dal territorio – aggiunge la radiologa – oltre a implementare il parco macchine della Senologia del  San Paolo, sede della Breast Unit ASL”.