Dopo i ventilatori polmonari e le attrezzature già donate al S.Maria degli Angeli, i promotori della raccolta fondi, stanno realizzando con la stampa 3D le introvabili visiere protettive

Visiera Protettiva Stampa 3D lowPutignano Ba – Le settimane passano, l’emergenza è quasi in fase di attenuazione ma il problema della carenza di dispositivi di protezione individuale per chi opera in prima linea: medici, infermieri e soccorritori del 118, resta irrisolto.

In particolare, risultano assai difficilmente reperibili le visiere in plexiglass, quella specie di caschetti con la visiera che gli operatori sanitari utilizzano per schermare ulteriormente il volto, nonostante l’impiego di mascherine.

Per sopperire a tale carenza, ad un ingegnere di Putignano, Beppe Scaraggi, già promotore della raccolta fondi che ha portato alla donazione di due ventilatori polmonari portatili e un sistema di ossigenazione ad alti flussi sono stati consegnati all’Ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Putignano e altre strumentazioni per fronteggiare l’emergenza, già in uso presso l’unità critica opportunamente allestita nel presidio ospedaliero,  è venuta l’idea di realizzarle con una stampante 3D.

Stampante 3D«Dopo una serie di ricerche, studi e prototipi - Spiega Scaraggi -  grazie alla grande disponibilità di Francesco Ostuni di di Monopoli, che ha disegnato il modello,  stiamo realizzando alcuni prototipi con stampe 3D di visiere protettive per gli operatori, progettate ad hoc per essere indossate al di sopra degli ingombranti occhiali paraocchi tramite un meccanismo basculante. Abbiamo inoltre realizzato anche un modello non basculante adatto a chi ha relazioni dirette con il pubblico (medici di base, guardia medica, cassiere supermercati, sportellisti, ecc...)».

Fondamentale il supporto della comunità dei makers e si predispongono a stampare anche a Putignano presso le Officine Chiodo Fisso, le visiere dando priorità ai medici ospedalieri, medici di base e guardia medica. A Monopoli Francesco Ostuni farà la stessa cosa per gli operatori monopolitani.

I dispositivi sono composti da una struttura di plastica e da una visiera costituita da un comune lucido in plastica trasparente e richiedono circa 25 minuti di stampa ciascuno; quindi se ne riescono a completare massimo una dozzina al giorno.  Fino ad ora ne sono state realizzate 150.

Le primesono state già consegnate ai medici di base e alle guardie mediche che in materia di dispositivi di protezione sembravano essere stati lasciati molto in dietro.  

A finanziare  queste visiere artigianali sarà il fondo di mutuo soccorso con donazioni personali da parte di componenti del consiglio di amministrazione comunale, istituito dal vice sindaco Alessandro D'aprile che si è messo a disposizione di questo progetto, peraltro open source, come da regola dei «fab lab», ovvero scaricabile da tutti per produrre le visiere: basta avere una stampante 3D.