Il 2020 è appena cominciato e il Comune di Putignano si ritrova a fare i conti con lento ed inesorabile calo demografico della popolazione, il cui trend negativo è confermato anche nel 2019

Putignano vista foto Gugro07Putignano Ba - Il numero degli abitanti nella città del carnevale è in calo da 18 anni, con punte dal 2012 in poi. Se il 2018 aveva chiuso con 26610 abitanti, a fine 2019 sono diventati 26500. Nel 2001 erano quasi 29mila. Vale a dire circa 2000 cittadini in meno rispetto a quanto registrato alla fine del 2001.

Una questione che avevamo analizzato già alcuni mesi fa e che qualcuno ha persino tentato di controbattere con argomentazioni vuote rispetto ai dati incontroveribili sinora evidenziati.

Si tratta di un fenomeno socio-economico assai rilevante per la città del carnevale, ma che non sembra essere al momento tra le priorità della locale amministrazione, o comunque non si evince alcuna progettualità in merito, nonostante la questione sia chiaramente riconducibile quasi esclusivamente al progressivo declino produttivo e commerciale della città.

La chiusura dei grossi opifici industriali, la mancanza di lavoro, il caro casa e le imposte elevate, inibiscono i matrimoni e inducono i giovani a mettere su famiglia altrove o a trasferirsi per motivi di studio, alla ricerca di nuove opportunità.

Tornando al numero degli abitanti, questo decresce anche a causa delle minori nascite rispetto al numero dei decessi, oltre che del sempre più frequente fenomeno migratorio da parte dei giovani che si spostano a nord in cerca di lavoro.

Anche per il 2019 infatti il numero dei decessi supera quello delle nuovi nati: 248 i decessi; 153 le nascite, il numero più basso da decenni a questa parte, con un saldo passivo di -95. Dato in contraddizione con il numero dei matrimoni che risulta invece lievemente aumentato rispetto all’anno scorso: 113 (di cui 39 con rito civile; e 74 con rito religioso), contro i 99 del 2018 (di cui 71 con rito religioso e 28 con rito civile).

A consentire un’analisi più dettagliata del fenomeno mancherebbero ancora i dati relativi al saldo migratorio dell’anno appena trascorso. La popolazione diminuisce anche per via dei tanti giovani, ma anche imprenditori che lasciano la città in cerca di lavoro e di nuove opportunità, o semplicemente si trasferiscono nei comuni viciniori perché le imposte comunali sono più basse di quelle di Putignano.  Un trend negativo solo in parte controbilanciato da nuovi abitanti, peraltro spesso solo temporanei, provenienti da altri comuni o da altre nazioni.

I numeri indicano dunque che la popolazione continua a decrescere e forse sono anche più grandi di quello che raccontano le statistiche, poiché in esse non sono contemplati anche alcuni grandi assenti, come gli studenti e i lavoratori (soprattutto precari) fuori sede per esempio, i quali conservano la residenza ma vivono (e consumano) di fatto altrove.

Solo un concreto ed efficace rilancio dell’economia locale dunque e nuovi investimenti in servizi e infrastrutture legati di ri-efficientamento cittadino, potrebbero limitare i danni di questo lento «stillicidio», con cui la popolazione diminuisce e invecchia, ed invertire la tendenza con un sano e rivitalizzante incoming demografico.

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