Si tratta di un'autorevole riconoscimento poiché tali pubblicazioni trovano il pieno accoglimento da parte della comunità scientifica internazionale

Dott.Cecchini Mindful Brain SurgeyPutignano Ba - Le tecniche innovative di chirurgia endoscopica mininvasiva del giovane neurochirurgo putignanese Giulio Cecchini (34 anni) con l’amico e collega Francesco Di Biase e con la supervisione del Direttore del reparto di Neurochirurgia, Dott. Giovanni Vitale dell'Ospedale San Carlo di Potenza ove essi operano, compaiono per la prima volta sulla prestigiosa rivista scientifica Neurosurgical Focus (Luglio 2019).


Si tratta di un importante riconoscimento, poiché tali pubblicazioni trovano il pieno accoglimento da parte della comunità scientifica internazionale. La nuova tecnica proposta viene così asseverata come possibile procedura standard. Un primo passo verso la concreta validazione del metodo proposto.

Nel caso in parola, è stato documentato un intervento di 'accesso completamente endoscopico con resezione di una malformazione cavernosa emorragica del mesencefalo posteriore'.

Mindfullnes Brain Surgey a sx Dott. De Biase a dx Dott. Cecchini«A settembre del 2018, con il collega Di Biase - racconta il Dott. Cecchini -  abbiamo portato un video che documentava un intervento eseguito su una paziente di 40 anni di Altamura con una storia familiare di malformazioni cavernose ed emorragie ricorrenti, ad un congresso internazionale a Bologna.

L'obiettivo era di presentare la tecnica utilizzata per trattare quel tipo di patologia affinché altri centri valutassero di utilizzare la stessa metodica.


Nonostante i numerosi consensi ottenuti, ne è derivato anche un acceso dibattito e molte critiche poco rassicuranti. Ciò nonostante - Prosegue il neurochirurgo - il mattino dopo, il direttore della Mayo Clinic, un'organizzazione mondiale per la pratica e ricerca medica che si trova in tre aree metropolitane degli Stati Uniti d'America: Rochester nel Minnesota, Jacksonville in Florida e Phoenix in Arizona, si avvicinò mentre facevamo colazione complimentandosi con noi, richiedendo una copia del video, nonché offrendo il supporto di un proprio ricercatore per la redazione dell’articolo scientifico».

Articolo che poi è stato effettivamente pubblicato con dovizia di particolari sul numero di Luglio 2019 del Neurosurgical Focus.

Come si rileva dalla cronaca dell’intervento commentata nel video, grazie alla tecnica mininvasiva dello staff chirurgico Cecchini-Di Biase, l’accesso operatorio è stato eseguito mediante una piccola incisione lineare fatta sopra l'orecchio con una craniotomia di soli 2.5 cm sulla squama dell'osso temporale, vicino al pavimento della fossa cranica media.

Oltre alla rimozione completa della lesione, la paziente ha tollerato bene la procedura senza con nessun nuovo deficit neurologico post-operatorio. E 'stata dimessa cinque giorni dopo l’intervento.

 
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