Il Ministero ha accordato il ricorso alla cassa integrazione straordinaria e la Regione provvederà alla formazione per il reinserimento nel mondo del lavoro per i lavoratori licenziati

Vertenza Mafrat Lavoratori con i sindacati a Roma lowPutignano Ba - E' stato sottoscritto mercoledì 15 maggio a Roma, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il documento che consentirà ai 51 lavoratori licenziati per cessazione attività dell’azienda della Mafrat SpA (inizialmente erano 71; ridotti a 51 più un dirigente per le dimissioni di alcune unità), di ottenere la cassa integrazione straordinaria per un anno (CIGS).

Il ministero ha accordato il ricorso dalla cassa integrazione straordinaria e la Regione provvederà alla formazione per il reinserimento nel mondo del lavoro.

L’accordo è stato raggiunto in tempi strettissimi grazie al pressing dei sindacati Filctem Ggil e Uiltec Uil, considerando che la procedura di licenziamento collettivo (L.223/91) era stata avviata il 4 marzo scorso, quando la Mafrat SpA, azienda di lunga tradizione nel settore della manifattura tessile putignanese (fondata nel 1946), aveva annunciato di voler chiudere i battenti a causa di perdite finanziarie e per circa 4milioni di euro (al 2017).

Con il licenziamento collettivo così come formulato e senza altri ammortizzatori sociali disponibili, dopo la conclusione del rapporto, ai lavoratori non resterebbe rimasta che la sola «naspi».

I primi incontri svoltisi in sede aziendale e di Confindustria Bari-Bat su convocazione di Arpal Puglia del 23 aprile e successiva assemblea con i lavoratori, nonché quello del 26 aprile presso il Comitato Monitoraggio Sistema Economico Produttivo ed Aree di Crisi presso la Regione Puglia, dove i lavoratori, congiuntamente alle rappresentative sindacali di Puglia e Bari, avevano manifestato il proprio dissenso con un sit-in innanzi alla sede della presidenza della giunta regionale di Bari, erano risultati infruttuosi. Il tavolo era stato poi aggiornato al 3 maggio in Confindustria e a lunedì 6 maggio nuovamente dinanzi alla task-force regionale.

L’Obiettivo era quello di ottenere almeno la cassa integrazione straordinaria, recentemente ripristinata da questo governo, (che era stata abrogata dal governo Renzi).

Attività che sotto la spinta energica dei sindacati hanno permesso nei fatti di approdare a due risultati importantissimi in favore dei lavoratori licenziati. Il 13 maggio presso il Dipartimento dello Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, formazione e Lavoro della Regione Puglia è stato siglato l’accordo per l’avvio di attività di formazione finalizzati al reinserimento lavorativo. Il successivo 15 maggio, presso la sede di Roma del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Divisione VI della direzione generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni industriali, è stato sottoscritto l’accordo che consente ai 51 lavoratori della Mafrat di Putignano licenziati di accedere alla cassa integrazione straordinaria (CIGS), per un valore di €939.929,76.

Il trattamento di integrazione salariale sarà richiesto a far data dal 20 maggio 2019 per la durata di 12 mesi e, trattandosi di cessata attività, non sarà possibile al momento adottare meccanismi di rotazione tra i lavoratori.

 
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