Il Tribunale del Malato chiede più protezioni e migliori sistemi di sicurezza poiché la farmacia è ubicata in una zona isolata distante 2 km dal centro abitato
Putignano Ba - Riceviamo e pubblichiamo la seguente missiva di Cittadinanzattiva Putignano, inviata alle autorità sanitarie regionali, a seguito dei reiterati furti di farmaci costosi, verificatisi ai danni della farmacia ospedaliera territoriale dell'ex ospedale di S. Michele in Monte Laureto.
Di seguito, il testo integrale della missiva che, tuttavia, si limita a richiedere maggiori protezioni e sistemi di sicurezza (oltre quelli già esistenti e sistematicamente aggirati dai ladri), ma non di valutare, ad esempio, il trasferimento della farmacia in altri locali ubicati nel centro cittadino. Per esempio nell'ancora «frequentato» e centralissimo ospedale S.Maria degli Angeli, che oggi dispone di ampi spazi inutilizzati, a seguito del progressivo depotenziamento dei reparti a cui è stato sottoposto negli ultimi anni. (N.d.r.).
La lettera.
«Come portatori di interessi diffusi esponiamo quanto segue. I nuovi reitirati furti di farmaci costosi presso la farmacia territoriale del complesso sanitario di San Michele in Monte Laureto, hanno prodotto un ingente danno economico, un pesante discredito ed una profonda sfiducia nella dirigenza di un servizio di così primaria importanza in ambito sanitario.
Nell'agosto del 2013, la medesima farmacia ospedaliera sita al piano terra del predetto complesso sanitario, era stata depredata di medicinali per un valore complessivo di 300mila euro. Successivamente nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 2014, fu perpetrato un altro furto di entità più limitata di 20mila euro, il cui bilancio però poteva essere ben più pesante qualora l'azione del l'azione delittuosa dei malviventi non fosse stata interrotta dall'incomiabile e previdenziali intervento dei Carabinieri della Stazione di Putignano.
In quell'occasione scrivemmo che: ...Il ritirato trafugamento di farmaci non costituisce una sciagurata fatalità, bensì il frutto avvelenato di una mentalità distorta che porta considerare i beni della collettività quasi al pari di «res nullius». Non si spiegherebbe altrimenti come sia possibile che farmaci dei costi elevatissimi farmaci (salvavita, oncologici, ecc.), siano collocati in locali privi dei più elementari sistemi di protezione... Il fatto che il complesso sanitario di S.Michele in Monte Laureto sorga in zona molto isolata e lontana circa 2 km dal centro abitato di Putignano, avrebbe dovuto indurre i responsabili a non risparmiare le tutele e le protezioni a beni tanto pregiati, e non solo per la loro nobile finalità...
Peraltro sarebbe stato più che mai necessario non solo munire il sito di un efficace e sistema di videosorveglianza o di allarme, bensì più semplicemente dotare i locali di deposito dei farmaci di robuste grate alle finestre e di blindatura delle porte interne ed esterne.
Da allora nulla è cambiato e le cronache cittadine registrano ancora una volta il furto di farmaci assai costosi per la collettività (Due in 20 giorni per un valore di altri 400mila euro N.d.r.).
Ci chiediamo fino a quando si possa pretendere di scaricare sulla comunità i costi di codeste deprecabili omissioni specie in un momento di crisi economica generalizzata che ha prodotto la cosiddetta povertà sanitaria ossia la rinuncia degli indigenti a curarsi per impossibilità di acquistare i medicinali occorrenti.
Occorre inoltre individuare i responsabili di tali gravissimi omissioni e sanzionare in modo esemplare la relativa condotta ponendo altresì a loro carico il risarcimento dei danni tutti anche erariali».