La mostra permanente sarà pronta a febbraio 2019. L’artista e scultore monopolitano, ha donato anche a Putignano 50 delle sue opere
Putignano Ba – Come aveva già fatto nei confronti della città di Monopoli lo scorso anno, il prof. Paolo Cataldi, classe 1936, pittore e scultore di monopolitano, ha deciso di donare anche al Comune di Putignano, 50 delle sue realizzazioni artistiche.
Si tratta di 20 dipinti ad olio e 10 pastelli con cornice, nonché 20 sculture in terracotta patinata. Il comune ha accettato con apposita delibera di fine ottobre la donazione, accordando all’artista alcune richieste sulle modalità di allestimento e collocazione delle opere. Tutte i manufatti dovranno restare permanentemente esposte in spazi accessibili al pubblico del palazzo municipale, con modalità indicate dallo stesso professor Cataldi e concordate con un esperto indicato dall'amministrazione.
Nei predetti locali o spazi dovrà essere esposta anche una targa su cui sia Incisa la dicitura ‘Tutte le opere qui esposte sono state donate…’ da realizzarsi a cura e spese dell'amministrazione. Anche i supporti per le sculture dovranno realizzate a cura e spese dell'amministrazione comunale la quale provvederà altresì a realizzare minimo 300 copie di un catalogo a colori contenente una biografia dell’autore, una presentazione e l’illustrazione dei pezzi donati.
Catalogo che dovrà essere consultabile liberamente da parte del pubblico. Nel caso in cui l'amministrazione non rispetti gli oneri previsti a suo carico dinanzi descritti la donazione si risolverà ipso iure e il professor Cataldi con i suoi eventuali aventi causa potranno pretendere l'immediata restituzione delle opere Donate.
L’allestimento e la presentazione della mostra permanente è però prevista solo per il prossimo mese di febbraio 2019. Tanto il tempo richiesto dall’assessorato alla cultura per ospitare le e collocare le opere oggetto della donazione nei termini richiesti e per i quali la locale amministrazione a previsto una spesa di circa 2mila euro.
Paolo Cataldi, nato a Bari nel 1936, oggi 80enne e residente a Monopoli, è stato anche insegnante all’Istituto statale d’Arte di Monopoli, e l’amore per l’arte lo ha portato a cimentarsi in molte espressioni e con materiali diversi per la pittura, la scultura e le incisioni, per le quali utilizza argilla, legno, ferro, bronzo, gesso, marmo, oli, acquerelli, disegni, decorazioni su vetro, illustrazioni su testi di poesie e racconti.
Ha vissuto per alcuni periodi a Terlizzi con la nonna ed è qui che ha trovato le prime ispirazioni per tante sue opere d’arte. Ha frequentato l’Istituto statale d’Arte di Bari e, ancora studente, ha fatto parte dello studio del pittore Antonio Rega dove ha conosciuto altri artisti quali Pietro De Giosa, Pietro Marino, Lello Spinelli. In particolare è attratto da decorazioni, affreschi e graffiti.
Tra le opere più prestigiose può vantare le tre porte in gesso patinato a misura reale realizzate per la Cattedrale di Monopoli ed esposte nella Biblioteca Comunale e la porta in bronzo della Chiesa Madre di Piceno.