Comunicato Stampa. Il circolo locale del Partito Democratico esprime tutta la sua preoccupazione circa una gestione finanziaria della manifestazione
Putignano Ba - Nella settimana che segna l’avvio ufficiale del Carnevale di Putignano, il circolo locale del Partito Democratico esprime tutta la sua preoccupazione circa una gestione che, non fa altro che minare alla base la credibilità dell’intera manifestazione, vanto ed orgoglio della cittadinanza tutta.
Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo assistito da spettatori non paganti ad uno spettacolo che non esitiamo a definire “indegno” e che, probabilmente, rappresenta il punto più basso nella storia della rassegna carnascialesca per quanto riguarda i rapporti tra le principali componenti che concorrono all’organizzazione dell’evento.
Da un lato i maestri cartapestai che, giustamente, a poche settimane dalla prima sfilata, lamentano il mancato pagamento del premio relativo alla scorsa edizione nella sua interezza, rivendicando quanto gli spetta e minacciando un clamoroso sciopero; dall’altro un’Amministrazione Comunale che, attraverso i suoi rappresentanti in seno alla Fondazione del Carnevale, dà l’impressione di brancolare nel buio, senza riuscire ad illustrare intenti e finalità e, soprattutto, neppure a rendere pubblici i bilanci dell’ente.
E allora ci poniamo alcuni quesiti: 1) E’ mai possibile che a fine dicembre la Fondazione del Carnevale non abbia ancora saldato i conti con cartapestai e gruppi mascherati, pur avendo ricevuto un contributo comunale di 400.000 euro, cui va ad aggiungersi il contributo straordinario di 80.000 euro per l’anno 2015 e di 50.000 euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018? 2) Come sono stati impiegati questi fondi? 3) Per quale ragione, ad oggi, non è ancora possibile consultare il bilancio consuntivo del 2016 e preventivo del 2017?
Forse le casse della Fondazione languono, dev’essere questo il motivo per il quale si è deciso di innalzare ulteriormente il costo del biglietto per assistere alle sfilate, portandolo a 12,00 euro a persona in caso di acquisto al botteghino. Siamo pienamente consapevoli che al giorno d’oggi non è più possibile offrire gratuitamente uno spettacolo della portata del Carnevale di Putignano ma, altresì, riteniamo spropositato il prezzo fissato dalla Fondazione, ancor più se si pensa che, in questo modo, si rischia di scoraggiare il cosiddetto “turismo locale”, quello, cioè, proveniente dai paesi limitrofi e che, oramai, da tempo costituisce il principale bacino di riferimento per il nostro Carnevale.
Ma, a farne le spese, ci saranno ancora una volta i commercianti. Evidentemente sorda ai richiami degli esercenti - già ampiamente delusi per le scelte scriteriate delle passate edizioni - l’Amministrazione e la Fondazione hanno deciso di proseguire imperterrite lungo la linea delle sfilate pomeridiano-serali, privando così i titolari di bancarelle, negozi, bar e ristoranti dell’incasso mattutino. E allora non si capisce il perché i proprietari dei locali dovrebbero prodigarsi nel dare un contributo alla manifestazione - come da tempo si ipotizza – dal momento che le loro ragioni vengono puntualmente ignorate.
Va da sé che, se avranno la fortuna di essere nuovamente baciati dal sole, amministratori ed organizzatori della manifestazione potranno tornare a riempire le loro bacheche Facebook con le immagini della sfilata piena di gente. Diversamente, dovranno finalmente cominciare a fare i conti con l’assoluta mancanza di una strategia di medio-lungo termine con cui risollevare le sorti di un evento che, fino ad un decennio fa, era considerato di primaria importanza a livello nazionale e che, adesso, è letteralmente precipitato nel gradimento del turismo di massa.
E se proprio non vogliono ascoltare noi, allora vadano a consultare gli organizzatori della Notte della Taranta di Melpignano, della Focàra di Novoli, del Libro Possibile di Polignano o del Festival della Valle d’Itria, per capire come si fa davvero spettacolo e intrattenimento.
(La segreteria del Pd Putignano circolo “Vito Detomaso”)