Irrisolti i disagi legati a traffico e parcheggi in centro oltre alla questione sicurezza per la difficoltà dei mezzi di soccorso a passare in mezzo alle bancarelle

Mercato_settimanale_collage_lowPutignano Ba - Bancarelle sempre più stipate, strade chiuse, traffico in tilt, problemi di parcheggio, rampe dei disabili occupate e soprattutto, difficoltà dei mezzi di soccorso ad intervenire per mancanza di adeguati corridoi di emergenza tra le bancarelle, che impediscono tra l’altro anche l’accesso al centro storico della cittadina.

Dopo il fallimento della sperimentazione tentata nel 2013 dalla vecchia amministrazione, di riorganizzare gli spazi espositivi, con l’unico risultato di inibire al traffico altre strade oltre a quelle già impegnate, la questione legata ai problemi del mercato settimanale del mercoledì in pieno centro a Putignano, torna sul tavolo della giunta comunale.  L’obiettivo è quello di individuare uno spazio diverso da quello attuale ove spostare il mercato, migliorandone la fruibilità da parte di commercianti e utenti.

L’area ove si svolge attualmente il mercato settimanale, collocata un tempo nel cuore della città per essere facilmente raggiungibile dai avventori che arrivavano prevalentemente a piedi e in origine occupata da un numero limitato di ambulanti, oggi è divenuta più estesa e <<ingombrante>>, a fronte di un notevolissimo incremento del traffico veicolare. Situazione ulteriormente complicata dal fatto che l’ampio piazzale Aldo Moro e il mercato coperto sottostante che fino ad alcuni anni fa accoglievano gran parte delle bancarelle, sono oggi considerati <<pericolanti>>, dunque quasi totalmente inutilizzabili. Oggi quegli spazi sono stati spostati sul piano stradale delle vie adiacenti, con inevitabili limitazioni alla circolazione stradale.

Limitazioni che non riguardano solo gli automobilisti alle prese con il traffico notevolmente ingolfato a ridosso del mercato, ma anche pedoni, diversabili e mezzi di soccorso. Tra gli altri problemi più volte denunciati e mai risolti infatti, ci sono anche quelli relativi ai numerosi furgoni dei commercianti parcheggiati tra le stesse bancarelle, e posizionati sui marciapiedi, che di fatto rendono inaccessibili passaggi e rampe per i diversabili. Inoltre muoversi nella fitta coltre di bancarelle stipate negli spazi disponibili (280 circa), è divenuto piuttosto complicato anche per i mezzi di soccorso: l’ambulanza del 118 e i mezzi dei Vigili del Fuoco hanno difficoltà ad intervenire nell’area mercatale a ridosso del centro storico. I mezzi dei Vigili del fuoco poi, sono ancora più grandi e necessitano di più spazio per passare in caso di emergenza  tra le bancarelle o accedere nella città vecchia in caso di incendio.

Un problema già affrontato ma senza successo un paio di anni fa, quando si fecero traslocare in altri tratti di strada gli ambulanti che sostavano nella vicina Piazza Berlinguer (ex Foro Boario), per far posto ai parcheggi degli automezzi destinati al trasporto delle merci. La sperimentazione durò giusto un paio di mesi e poi subito revocata per via delle enormi complicazioni che aveva provocato.

L’unica soluzione che si appalesa realistica per l’attuale amministrazione comunale sarebbe quella di spostare il mercato da un’altra parte. Anche perché, l'imminente realizzazione del nuovo spazio giochi su Piazza XX Settembre, sottrarrà altro spazio ove veniva consentito il parcheggio ai furgoni. Proprio in questi giorni l’assessore alla polizia municipale e alla mobilità Luciana Laera, insieme ai tecnici comunali ha cominciato i sopralluoghi per individuare un’area, presumibilmente in Zona 2000 (ma raggiungibile anche a piedi), da attrezzare per il mercato del mercoledì. L’assessore ha concordato anche incontri con i rappresentati dei Vigili del Fuoco e di altri soccorritori per dare risposta anche alle loro istanze.

Gli spazi più grandi, la presenza di parcheggi e la possibilità di non interferire con la circolazione stradale, potrebbero finalmente mettere la parola fine ad una questione che si trascina ormai da anni ma sinora senza soluzioni. Le uniche incognite restano i costi per attrezzare la nuova area e i tempi realizzazione del progetto.

 
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