Per i ragazzi la possibilità di riflettere con spunti interessanti e grazie ad incontri illuminanti sulle forme di violenza contro la donna
Putignano - Nelle giornate del 24 e 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” presso la scuola secondaria di primo grado “Stefano da Putignano” si sono svolte diverse attività di sensibilizzazione in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Fermi con le mani”.
L’associazione ha sede a Bari e si occupa, su tutto il territorio nazionale, di contrasto alla violenza, in tutte le sue declinazioni, sia online che offline ed è nata per aiutare le vittime di violenza ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi che sembrano sempre lontani ma che sono più vicini di quanto si immagini.
In particolare, durante la mattinata del 24 novembre, gli alunni delle classi seconde hanno partecipato ad un laboratorio di “Strategie di protezione per un equilibrato controllo del corpo e della mente” grazie anche all’intervento del Team work della federazione italiana di Krav magae e della Polizia di Stato. Gli alunni si sono misurati con una dimostrazione pratica finalizzata alla prevenzione e contrasto della violenza in ogni sua manifestazione.
Una delegazione di alunni delle classi terze ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’installazione permanente di una panchina rossa, “Il posto di chi non c’è”, in memoria delle donne vittime di violenza, situata nel quartiere San Pietro Piturno, leggendo dei pensieri contro la violenza di genere. Sempre nella mattinata del 25 novembre, gli alunni delle classi terze hanno partecipato ad un incontro-dibattito, alla presenza della Presidente dell’associazione “Fermi con le mani”, Avv.ta Tiziana Cecere, della Dirigente scolastica Mariana Buttiglione, dell’Avv. Impedovo Pierfrancesco, dell’Avv.ta Francesca Lombardi, del dott. Marco M. Magliozzi e della dott.ssa Antonella Gallinotti del Commissariato di Polizia di Stato di Putignano.
Momento davvero toccante è stato quello del collegamento online con la signora Chiara Bertuzzi, madre di una vittima di violenza passionale. La testimonianza ha reso partecipi gli alunni, mettendoli a contatto diretto con una terribile realtà legata ad avvenimenti tragici ma, allo stesso tempo, li ha messi di fronte alla speranza di poter riconoscere ed evitare sempre più, fenomeni violenza a tutti i livelli.
Molto interessanti e coinvolgenti sono stati gli interventi di tutti i relatori che hanno saputo sapientemente attrarre l’attenzione degli alunni, al punto che quest’ultimi hanno posto domande pertinenti, considerazioni significative e richieste di approfondimento degli argomenti trattati.