La dirigenza della Uisp'80 Putignano torna a sollecitare la locale amministrazione affinché riapra gli impianti sportivi pubblici, come stabilito dal Dpcm del 14 giugno

Palestra S. da PutignanoPutignano Ba - Riceviamo e pubblichiamo. Attualmente in una fase 2 dell’emergenza COVID-19 gli impianti sportivi comunali, e non solo, restano ancora chiusi.

Questa scelta, dell’attuale politica putignanese, di non aprire gli impianti pubblici, non è solo una scelta che sfavorisce il pubblico e i suoi impianti (che invece devono essere fiore all’occhiello di un Comune), ma è anche una scelta che va contro le decisioni del governo e della nostra regione.

Come abbiamo già scritto nel comunicato del 14 giugno, tutto riprende nella normalità: ma devono venire rispettate le Linee Guida della Conferenza Stato-Regioni allegate al DPCM dell’11 giugno. Si tratta delle stesse linee guida che stabiliscono che anche lo sport deve ripartire.

La richiesta fatta dalla UISP’80, ma anche da altre associazioni sportive putignanesi che come noi attendo conferme sull’apertura degli impianti, è legata oltre che alle Linee Guida, anche ad un progetto a garanzia della salute dei nostri soci, all’igienizzazione degli ambienti e al controllo ferreo degli ingressi e delle uscite.

Perché riteniamo che per sconfiggere del tutto il COVID-19 è deleteria la deresponsabilizzazione ed è necessario aumentare i controlli e il rispetto di regole chiare e precise per tutti, come stabilito dal governo e dalla conferenza stato-regioni.

Ora bisogna ripartire come le Linee Guida della conferenza stato-regioni stabiliscono, con tutte le loro norme e regolamenti, aggiungendo che l’ordinanza 269 della giunta della regione Puglia decreta che, dal 25 giugno è possibile svolgere sport di contatto in palestre pubbliche o private.

Non bisogna nemmeno dimenticare che durante l’audizione in VII Commissione al Senato, il ministero dell’istruzione ha stabilito che: “le palestre scolastiche […] continueranno ad essere utilizzate per l’attività sportiva pomeridiana”.

Non ci sono più scuse. Gli impianti pubblici vanno riaperti.