Le scuole di competenza comunale hanno riaperto i battenti anche quest'anno all'insegna della festa, alla presenza delle autorità comunali
Putignano Ba - Istituto comprensivo De Gasperi Stefano da Putignano Primo giorno di scuola, all’insegna del “sorriso”. La scuola dovrebbe essere un luogo bellissimo; così bello che i bambini disobbedienti, per punizione, il giorno dopo dovrebbero essere chiusi fuori dalla scuola. (Oscar Wilde).
In un’ottica di gioiosa collaborazione e positiva condivisione, in un clima disteso ed accogliente come di consueto, con queste parole, il Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Anna Buttiglione, ha accolto i genitori e gli alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado Stefano da Putignano, delle scuole primarie Di Mizio e De Gasperi, sottolineando che “il luogo da cui ripartire per sentire di essere nel posto giusto, in cui poter fare qualcosa di positivo ed incisivo per le nuove generazioni, è fatto di bambini e ragazzi e si chiama scuola!”
A tutti gli alunni e alle loro famiglie ha augurato che il nuovo anno scolastico sia una bella avventura in cui la scoperta del sapere non si riduca solo ad una mera acquisizione di informazioni e competenze, ma sia apertura verso nuovi mondi ed orizzonti, per apprezzare la bellezza e straordinarietà della vita, in un luogo bellissimo chiamato SCUOLA, in cui si impara divertendosi, la cui caratteristica comune a tutti coloro che vi operano, sia il sorriso.
In linea con quanto affermato dal dirigente, sono stati gli incisivi ed appassionati interventi del Sindaco Domenico Giannandrea e dell’assessore alla cultura e pubblica istruzione prof.ssa Emanuela Elba.
Quest’anno si sono formate nella scuola Secondaria sei classi prime, nella scuola Primaria hanno fatto ingresso otto scolaresche (tre al plesso centrale “De Gasperi” e cinque, di cui una che frequenterà il tempo pieno, al plesso “Di Mizio”).
La festa dell’accoglienza ha considerato come tema centrale “l’Amicizia” e il suo profondo valore, la gioia dello stare insieme. I bambini tutor delle quinte classi hanno donato in segno di amicizia dei fiori cartacei, diversamente colorati, a seconda delle sezioni, ai piccoli che hanno fatto ingresso per la prima volta nella scuola primaria.
PRIMO GIORNO DI SCUOLA ALLA MINZELE: UN INTRECCIO DI MANI E TANTI SORRISI
Il 18 settembre è suonata la prima campanella per la scuola primaria Minzele e i 450 bambini hanno ridato vita alla scuola inondando i corridoi e le aule con il loro frastuono di voci allegre e con il rinnovato desiderio di salpare per nuove avventure. Hanno trovato ad accoglierli i loro docenti di scuola dell’infanzia, i collaboratori, il Dirigente, il Sindaco e gli Assessori, tutti pronti ad augurare loro un inizio strepitoso.
Perché cominciare nel modo migliore un nuovo percorso scolastico è fondamentale, e in questo, il lavoro del docente è un po’ come quando si vuole preparare con molta cura un terreno per poi accogliere tutti i semi, fornendo sempre a ciascuno cura, amore e tutta l’energia necessaria che gli permetterà di crescere durante l’anno e formarsi secondo la propria unicità.
Ecco come è cominciata l’avventura per i bambini della Minzele. Hanno cominciato con una settimana sull’arte i ragazzi delle classi quinte: in questi primi giorni realizzeranno, con la guida dei docenti, delle cornici decorate con lettere che riprendono opere di artisti vari che poi ciascuno di loro presenterà in un momento di condivisione. E’ sarà proprio l’Arte, nel suo significato più sublime, con tutto il fascino, la creatività, la capacità di trasmettere le emozioni, a far da filo conduttore per tutto il percorso scolastico.
I ragazzi delle classi quarte e terze hanno iniziato il nuovo anno con la visione del film “Tata Matilda e il grande botto”, presso la sala Margherita, che sarà da supporto da cui poi, i docenti trarranno, attraverso il dialogo e la riflessione, i contenuti, le regole fondamentali per imparare a costruire solide relazioni, per continuare insieme questo importante percorso di vita, con impegno e rispetto degli altri.
Anche per gli alunni di classe seconda, i docenti traggono spunto dalla visione del film Ernest e Celestine per svolgere lavori di creativi e di approfondimento sul concetto di Amicizia che va oltre qualsivoglia diversità o pregiudizio. Oggi, nell’era dei social si fa un abuso della parola amicizia, che non corrisponde più all’accezione secondo Aristotele, per cui l’amicizia significava quella forma di legame migliore, in certo senso quasi “sacro” che lega due persone o più.
Ai più piccoli ed emozionatissimi alunni di classe prima è stata dedicata l’accoglienza e l’augurio del Dirigente scolastico prof. Francesco Tricase, che ha sottolineato quanto può essere vincente il percorso scolastico se fondato sull’alleanza, il rispetto e l’attenzione tra famiglia e scuola, quali agenzie educative per eccellenza e corresponsabili del percorso formativo.
Ad accoglierli anche l’assessore Emanuela Elba e il sindaco Domenico Giannandrea, i quali, oltre a ribadire l’ importanza di questo primo percorso scolastico hanno simpaticamente ricordato ai bambini che la Maestra di scuola primaria occuperà un posto talmente profondo tanto da non essere mai dimenticata.
A fare da cornice, sui grandi alberi davanti all’ingresso principale, degli elefantini tridimensionali colorati che hanno richiamato la storia di Helmer, un elefantino variopinto che i bambini già hanno conosciuto nel progetto continuità con la scuola dell’infanzia. Come nella storia di Helmer nel suo primo giorno di scuola, incuriosito ma allo stesso tempo timoroso, così i piccoli alunni hanno vissuto il loro momento tra ansie e gioie di mamma e papà.
Il momento più Intenso è stata la simbolica stretta di mani e intreccio di dita tra bambini, docenti, genitori, che sarà da sigillo, da legame di forza, unione tra scuola e famiglia. Per tutti, piccoli e grandi, è stata sicuramente una promessa di serenità per il nuovo anno scolastico.