Il Sen. di Noi con l'Italia aggiunge: 'La Regione Puglia sembra non accorgersi delle enormi potenzialità del Carnevale di Putignano'

Sen. Piero Liuzzi al Carnevale di Putignano Ph Mimmo ddi TarantoPutignano Ba - 'Perché tanti soldi per la Focara di Novoli e per la Taranta nel Salento e poche risorse per il Carnevale di Putignano? La Regione Puglia sembra ancora non accorgersi della cospicua realtà e delle ulteriori potenzialità della mega manifestazione putignanese, sbagliando politiche promozionali, nuocendo all’economia turistica del territorio'.

Il sen. Piero Liuzzi, capogruppo per Noi con l’Italia nella commissione cultura di Palazzo Madama, non la manda a dire. E poi fa un’analisi dall’interno dell’organizzazione. 'Per il Carnevale di Putignano occorre ora tornare alla spontaneità assoluta. Difatti, se per le manifestazioni collaterali, come ad esempio le propaggini e la campana dei maccheroni, la libera espressione dei protagonisti viene tutelata, attenersi ad un tema prestabilito per i fautori dei carri allegorici rischia sempre di restringerne le potenzialità espressive'.

Prosegue il sen. Piero Liuzzi: 'Paradossalmente, la decisione di imporre un ambito espressivo alle sfilate putignanesi va contro corrente rispetto a quanto i social media più in voga (vedi Facebook) vanno attuando: libertà assoluta di declinare la propria visione di vita, scelta di tematiche più attinenti al proprio modo di pensare, di giudicare, di guardare al mondo. Pertanto - chiosa Liuzzi - suggerirei alla Fondazione, che tra mille difficoltà organizza e promuove il grande evento pugliese, di liberare la mente chiedendo ai valenti carristi di interpretare l’attualità oppure la storia con spirito critico e senza confini, affinché i visitatori portino con se concetti nuovi e percepiscano l’identità del Carnevale più antico d’Europa. 

'E poi - conclude il parlamentare - Occorre sottolineare che il Carnevale di Putignano va sostenuto finanziariamente dalla Regione, così come fa per la Notte della Taranto e la Focara, due delle manifestazioni più accorpate del Salento. Immaginiamo infatti quanto ritorno in notorietà e quindi in turismo avremmo sui nostri territori se la manifestazione fosse adeguatamente promosso all’estero.'