Il 18 febbraio, presso la sala consiliare del Comune di Putignano, si è svolta la tavola rotonda 'Sentirsi risorsa per non diventare scarto'

PutigSentirsi_risorsa_-_Tavola_Rotonda_a_Putignanonano Ba - L'iniziativa è promossa dal Collettivo Street Sociale SPP-LIT di San Pietro Piturno, insieme alle associazioni Il Parco di San Pietro Piturno, Legambiente Putignano “Verde Città”, Warrois e Parrocchia di San Filippo Neri di Putignano.

Il progetto ideato dal Collettivo SPP-LIT in collaborazione con Leroy Merlin punta ad educare ad una cittadinanza responsabile e democratica nella quale i giovani possano assumere le vesti di attori e non di semplici spettatori.

Il Presidente del Consiglio Vito Valentini ha salutato e ringraziato per la presenza tutti i partecipanti, formulando un plauso all’Assessore ai Servizi Sociali Gianluca Miano sempre vicino alla popolazione giovanile e alle numerose iniziative sociali.

L’Assessore ha espresso il suo entusiasmo per questo progetto che offrirà al nostro territorio molte opportunità in un’ottica di sussidiarietà circolare basata sulla consapevolezza che insieme si può dare una risposta al bisogno, parlando la stessa lingua e operando in una prospettiva di rete.

Interessante è stato l’intervento di Daniele Loreto, cantautore, ideatore e coordinatore del Collettivo Sociale, il quale ha presentato i ragazzi del gruppo, ha raccontato la sua storia ed ha evidenziato come l’idea vincente sia quella di non pensare a singole azioni, ma pensare che queste possano diventare un sistema.

Il Dirigente della 1^ Area Servizi Sociali del Comune di Putignano, Domenico Mastrangelo ha salutato e ringraziato gli ospiti, centrando il suo intervento sull’assenza, nei Servizi Sociali, della parola scarto, in quanto nessun individuo viene considerato tale. “La Pubblica Amministrazione ha una responsabilità politica ed una gestionale. Grazie all’intreccio tra le due si può pensare alla crescita e alla rigenerazione di un territorio. Noi come P. A. siamo sempre a disposizione della collettività nel rispetto delle regole e dei ruoli che ciascuno possiede”.

E’ seguito l’intervento della dr.ssa Pamela Giotta, che ha sottolineato la necessità di un passaggio da una logica di assistenzialismo ad una di partnership e circolarità, per realizzare uno scambio di risorse ed un potenziamento degli interventi. Piccole azioni che, congiunte, rappresentano un risveglio e il risveglio fa bene a tutti.

Successivamente è intervenuto il facilitatore di processo, Maurizio Verdolino, che ha sottolineato l’importanza di mettere le persone nella condizione di poter realizzare sé stesse. Per far ciò è necessario cambiare prospettiva accrescendo il proprio empowerment e creando un ponte tra le generazioni. Il motto è “Sogna, Crea, Realizza”.

La moderatrice Alessandra Dalena ha poi sottolineato che senza la collaborazione tra le diverse realtà non sarebbe stato possibile neanche immaginare il suddetto progetto. Ha poi passato la parola agli ospiti della tavola rotonda: Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile c/o Leroy Merlin e Carlo Andorlini, formatore e consulente nel no-profit e nel pubblico.

Attraverso la metafora del buon samaritano il dr. Pereno ha presentato quelli che sono i protagonisti e le azioni di questo progetto. Alla base c’è l’idea che ogni persona abbia diritto alla propria casa ideale, ogni persona e non ogni cliente – per sottolineare appunto la portata umana e sociale di questa iniziativa. Ha esplicato i tre pilastri del progetto: la casa, l’habitat e le risorse e l’impatto sociale. È entrato poi nel concreto del progetto spiegando come verrà offerta a questi ragazzi la possibilità di accedere ad un “EMPORIO FAI DA NOI” che prevede la donazione di due kit di utensili da utilizzare come libri presi in prestito da una biblioteca. A questo si accosterà l’acquisto dei prodotti a prezzo di costo per i gestori che avranno il compito, attraverso la condivisione, di coinvolgere la cittadinanza. La speranza è che questi empori, un giorno, possano diventare centri di formazione e di diffusione di buone pratiche, che riescano ad insegnare che ogni scarto, prima di diventare rifiuto, può essere utile.

Infine, il Prof. Andorlini ha manifestato il suo entusiasmo per l’energia che si percepiva nella sala, energia emanata dai giovani che possono dare tanto e che devono essere supportati in questo progetto. Ad oggi si è entrati in una nuova ottica, non più orientata agli strumenti futuri bensì rivolta alla formazione continua, nella quale non si deve solo partecipare ma collaborare per creare una Reazione, che deve essere favorita dalla Relazione e che può portare ad un Riscatto.  Terminando il suo intervento, ha augurato a questi giovani di essere supportati dall’ Ente pubblico che deve legittimare questa opportunità urbana, questo laboratorio orizzontale che deve permettere l’intreccio, la sussidiarietà circolare e la miscelazione. Gli elementi ci sono tutti, bisogna solo metterli insieme.

L’incontro si è concluso con la performance di Frasco, beat box, al termine della quale i partecipanti si sono recati presso il liceo Majorana, dove si è svolta la seconda parte della presentazione del progetto.

 
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