Hanno affollato la Piazza principale della cittadina con cartelli e fiocchi listati a lutto
Castellana Grotte Ba – Il sit-in di protesta era stato annunciato dalla Confcommercio locale alcuni giorni fa la risposta non si è fatta attendere. Gestori di bar e ristoranti, di negozi di abbigliamento, agenzie di viaggi, ambulanti e di tutte le categorie più penalizzate dal lockdown di Castellana Grotte, si sono date appuntamento in piazza Garibaldi, per chiedere al più presto riaperture dopo mesi di chiusure ed enormi perdite causa dell’emergenza sanitaria.
La manifestazione è stata ordinata, nel pieno rispetto delle norme anti contagio ma di grande impatto: i partecipanti brandivano cartelli con gli appelli alle riaperture mentre circondavano centro, un vistoso fiocco listato a lutto, a rappresentare tutta la disperazione delle categorie coinvolte.
La protesta era ispirata con l’iniziativa nazionale “Il Futuro NON (sì) CHIUDE”, che ha visto l’adesione di gran parte degli operatori commerciali che hanno lasciato alzate le saracinesche dei negozi per un’ora, in segno di protesta nei confronti dei provvedimenti del Governo che continuano a limitare l’attività di numerosi settori economici.
Numerose le categorie presenti all’appello: bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, calzature, articoli da regalo, gioiellerie, commercianti ambulanti del settore non alimentare e tutto il comparto del turismo alberghi, agenzie di viaggi B&B che scontano la mancanza di visitatori anche a livello locale.
E in effetti l'iniziativa non è passata inosservata. Durante lo scorso fine settimana, quasi tutta la stampa locale e i media regionali ne hanno parlato, facendo da ponte con le fragorose manifestazioni in corso da alcuni giorni in tutte le regioni d'Italia. Peccato però che altri Comuni del territorio non siano stati altrettanto intraprendenti.
Secondo la Confcommercio locale, i tanto pubblicizzati ristori sono stati del tutto insufficienti e sarà richiesto al Sindaco l’azzeramento delle tasse locali così come denunciato dal presidente Sangalli.
