Le bandiere del Comune a mezz’asta per non dimenticare quanti hanno perso la vita per il Covid

Alberobello Gionata Memoria Vittime CovidAlberobello Ba -  Ma anche per ricordare chi lotta in queste ore in un letto di ospedale o combatte, ogni giorno, da oltre un anno, in trincea per salvare vite umane e aiutare tutti noi a uscire quanto prima dall’emergenza della pandemia.

Alberobello partecipa alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus che ricorre domani, giovedì 18 marzo. Le bandiere di palazzo di città saranno a mezz’asta per tutta la giornata. Un piccolo gesto di vicinanza alle vittime, agli ammalati e alle loro famiglie, ma anche un monito a tutti noi per ricordare quello che è stato e quello che è ancora in corso.

Per tenere bene a mente che il virus non è stato ancora sconfitto e che è dovere di tutti assumere comportamenti rispettos di disciplina e prudenza. Lo raccomanda il sindaco, Michele Longo: «Oggi è il giorno del ricordo – dice il primo cittadino –, il giorno in cui idealmente ci stringeremo attorno a chi non ce l’ha fatta perché abbiamo il dovere di onorare gli eroi di questa pandemia».

Eroi sono le vittime e sono i medici, gli operatori sanitari, il personale amministrativo e i tanti volontari che si stanno impegnando, da oltre un anno, sul fronte della battaglia al Covid: «Fare esercizio di memoria è il gesto di rispetto che dobbiamo a tutti loro – dice Longo – nella consapevolezza che, oggi più di sempre, ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte per contribuire a superare questo particolare momento delle nostre vite. Con il grande senso di Comunità che ci contraddistingue abbracciamo idealmente le vittime di tutto il mondo.

Le bandiere saranno a mezz’asta, ma non smetteranno di sventolare. Allo stesso modo non deve mai smettere di sventolare la nostra speranza. Dobbiamo avere fiducia e consapevolezza. Fiducia nella scienza e consapevolezza che, attraverso il vaccino e comportamenti responsabili, potremo al più presto tornare a una tanto attesa e rinnovata normalità».

 
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