Il grido di disperazione di uno degli utenti che non sono riusciti a ricevere adeguata assistenza
Putignano Ba – Per la serie la toppa e peggio del buco, anche il punto di prima assistenza territoriale “no-covid” h24, allestito in un container nell’ospedale S.Maria degli Angeli di Putignano (convertito in covid-hospital), fa discutere.
Allestito da alcuni giorni per rispondere alle proteste dei medici di continuità assistenziale in primis, che si erano visti collocare un generico punto di primo intervento (fino alle ore 20), nei locali della guardia medica, ma soprattutto alle richieste di cura degli utenti no-covid, depredati del prezioso pronto soccorso, l’inscatolato (nel container) nuovo punto di prima assistenza territoriale h24, non riesce a garantire adeguata risposta alle persone con disturbi, traumi e patologie al di fuori del virus.
È di domenica 6 dicembre l’episodio denunciato da una donna su facebook, asseverato anche dei numerosi commenti di altri cittadini che hanno condiviso il post.
« Grandissima bufala!», chiosa l’autrice riferendosi proprio ad un nostro articolo che annunciava e descriveva l’avvio del nuovo servizio disposto dalla Asl Ba. E poi spiega: «Oggi 06 dicembre 2020, mi sono recata (presso il punto di assistenza territoriale), per accompagnare una persona dolorante. Ma essendoci già un paziente al suo interno (proveniente dalla vicina guardia medica), non é stato possibile neanche ottenere la somministrazione di una flebo calmante».
Essendo previsto un solo lettino nell'angusto container, con la presenza, pare, di un solo medico e di un infermiere, è possibile assistere un solo paziente per volta.
«L'unica preoccupazione del medico presente, di fronte alla mia assistita dolorante - Prosegue il racconto - è stata quella di fare una chiamata ai carabinieri per evidenziare l'impossibilità di garantire questo fantomatico servizio sanitario, qualora l'avessi fatta io per prima! "Chiamate il 118" ci é stato detto, presso l'ospedale… Mentre pare che invece dovrebbero avere loro (il personale del punto di assistenza) facoltà di reindirizzare negli ospedali opportuni. Non si muore solo di covid.. e se non ce l'hai allora vai a prendertelo, in cerca di un soccorso... Ha concluso la donna costernata.
Testimonianza questa, suffragata da altri cittadini che hanno commentato il post e hanno confermato l’inefficacia del nuovo servizio e il sempre più minacciato diritto alla salute di tutti coloro che patiscono una delle tante, numerosissime patologie acute o croniche di sempre, nella più totale incertezza delle cure, soprattutto quelle che richiedono la gestione in emergenza-urgenza.