Esplosi colpi di fucile a scopo intimidatorio. Il sangue freddo delle guardie giurate ha messo in fuga i rapinatori

Ufficio Postale di PutignanoPutignano Ba - Tentata rapina a mano armata ad un portavalori nei pressi dell’ufficio postale centrale di Putignano questa mattina intorno alle ore 9. Tre i colpi esplosi da un fucile, presumibilmente un kalashnikov, stando alla prima ricostruzione dei testimoni e alle caratteristiche dei bossoli rinvenuti sul posto.

Poi urla per intimidire le guardie giurate e assaltare il furgone portavalori in sosta dinanzi all’ufficio postale di Putignano. Saranno state circa le nove del mattino quando tre uomini incappucciati e armati, dopo essersi assiepati nell’atrio condominiale antistante l’ingresso dell’ufficio postale centrale della cittadina, hanno atteso l’arrivo del portavalori con l’intento di rapinarlo.

Uno dei tre rapinatori è saltato fuori brandendo e, un fucile mitragliatore, ha esploso tre colpi in aria, intimando ai portavalori di farsi da parte. 

Le guardie giurate però non si sono fatte cogliere di sorpresa. Uno di loro pare che abbia puntato le armi verso i rapinatori tenendoli sotto tiro ma, mantenendo nervi saldi e sangue freddo non ha risposto al fuoco.

Tentata rapina portavoli BossoloI rapinatori, forse perché colti di sorpresa e avendo attirato troppo l’attenzione di tutto il vicinato (l’ufficio postale è circondato da abitazioni), a quel punto hanno deciso di desistere e  si sono dati alla fuga a piedi. Poco lontano però c’era un loro complice ad attenderli con l’auto pronta per la fuga. I quattro malviventi sarebbero stati visti da alcuni passanti allontanarsi repentinamente a bordo di un’auto di colore scuro.

Immediato l'intervento dei Carabinieri sopraggiunti sul posto con le sirene spiegate che hanno immediatamente avviato le indagini guidati dal comandante della locale stazione Lgt Giuseppe Migliaccio agli ordine del Magg. Ennio Maglie del Comando Provinciale di Gioia del Colle.

La zona è stata sorvolata dell’elicottero dell’Arma e azionati tutti i posti di blocco. Le prime attenzioni sono state ricolte al reperimento dei bossoli dei colpi sparati, che sono stati quasi subito individuati e sottoposti agli esami balistici del Carabinieri del Sis.  Al vaglio degli investigatori anche le telecamere di sorveglianza presenti nelle vicinanze alla ricerca di ulteriori indizi che consentano di risalire all’identità dei rapinatori.

 
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