Convegno_vita_dopo_il_coma_3Putignano (Ba) - Sabato 15 gennaio 2010, alle 10,00 si è svolto, presso la sala congressi del Centro Giovanni Paolo Il, il convegno "La vita dopo il coma". Convegno_vita_dopo_il_coma_2

La platea, era composta in prevalenza da medici e comunque personale  sanitario. Nel corso dell’incontro i  relatori hanno posto l’accento sul fatto che, il coma, viene sempre più affrontato sotto il profilo umano oltre che scientifico dalla medicina d'avanguardia e pone al centro del percorso terapeutico anche  la famiglia dei pazienti.

Per primo è intervenuto l’anatomico Pierre Rabischong. L'illustre relatore ha si è soffermato sulla complessità e intelligenza del funzionamento del il corpo umano, commentando una serie di diapositive: la macchina high tech "uomo", principi di base della costruzione del cervello, approccio robionico della mobilità, dall'artificiale al vivo, la coscienza, il programma della visione e la stereoscopia, il Kit di sopravvivenza. L'uomo è l'unico animale capace di capire la biologia e i processi naturali. Il sistema limbico è il sistema della sopravvivenza. Rabischong  ha insistito anche sul ruolo dell'olfatto. In conclusione ha affermato che la vita e un privilegio.

Ha preso quindi la parola il prof. Gianfranco Megna, ordinario di fisica e riabilitazione all'università di Bari, che ha parlato di coma e stato vegetativo e considerazioni cliniche e riabilitative.

Il dott. Michele Loreto, neurologo, ha parlato della riabilitazione ecologica come centralità della famiglia.

La dottoressa CostantinaPiero_Console Scagliola, psicologa, ha posto l'accento sul percorso psicologico della famiglia. La stessa ha mostrato ai presenti la storia di un ragazzo Piero Console, che si è ripreso da un coma dopo un incidente stradale. Piero accompagna con la sua storia anche tutte le attività per l'educazione alla sicurezza stradale dell'associazione Vivilastrada.it.

Il dottor Fulvio De Nigris direttore centro studi per la ricerca sul coma, ha raccontato l’esperienza del figlio Luca, scomparso a soli 15 anni nel 1998, dopo il calvario di una malattia che l’ha segnato dalla nascita, fino all’aggravarsi della sua condizione, al coma, alla speranza data dal risveglio, e infine alla morte. Quindi la decisione di creare un centro, “La Casa dei Risvegli”, che avesse al centro la famiglia. Non un ospedale ma un centro che ricordasse il proprio ambiente famigliare. De Nigris ha aggiunto anche che bisogna lavorare con le famiglie ma anche con la ricerca.

Il professor Alessandro Dell'Erba della sezione medicina legale Università degli studi "A. Moro" di Bari, ha infine parlato del diritto alla vita come libertà.

 
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