La città invecchia: i decessi sono il doppio delle nascite. Il numero degli abitanti è in calo da 20 anni. Ma questi temi urgenti ancora non emergono dai proclami dei candidati

Candidati Sindaci Putignano 2024Putignano Ba – Incontri, conferenze, annunci e contro annunci sui social: la campagna elettorale per le comunali a Putignano si scalda, ma della decrescita che affligge da anni la città del carnevale, sinora si è detto poco o quasi nulla di concreto.

Dietro ai vari slogan sinora propinati agli elettori, non sembra abbia ancora fatto seguito un’analisi di dati macroeconomici e sociali, sui quali ragionare seriamente. La popolazione della città del carnevale decresce con lento ‘stillicidio’ che si protrae ormai da parecchi anni e il numero dei decessi supera di gran lunga quello dei nuovi nati.

Gli ultimi i dati demografici disponibili presso gli uffici comunali, al 31 dicembre 2022 la popolazione era di circa 26mila unità (26.104)

Vale a dire oltre 2mila cittadini in meno rispetto a quanto registrato alla fine del 2001 quando risultavano in aumento e avevano toccato quota 28mila 250.

Un trend negativo non controbilanciato da nuovi abitanti provenienti da altri comuni o da altre nazioni. I nuovi immigrati nel 2021 (ultimo dato disponibile) sono stati 414. Tra loro ci sono cittadini provenienti da altri comuni italiani e altri di nazionalità estera. Ma quelli che hanno lasciato il nostro comune sono di più: complessivamente 423, con un saldo negativo, anche in questo caso -9.

Gli stranieri residenti a Putignano al 1° gennaio 2022 sono 565, sembrano in aumento ma rappresentano solo il 2,2% della popolazione residente.

Terzo dato interessante è quello relativo ai nuovi nati. Nel 2022 sono stati appena 136 bambini nati, il numero più basso da decenni a questa parte, mentre i decessi sono stati complessivamente 311 con un saldo negativo di meno 175.

Dato strettamente collegato con il calo dei matrimoni e l’aumento dei divorzi (quindi meno figli): solo 73 matrimoni nel 2022 di cui 42 con rito religioso e 31 con rito civile. Gli ultimi dati disponibili su separazioni e divorzi sono del 2019: 9 separazioni e 22 divorzi.

La popolazione diminuisce e invecchia anche per via di altri indicatori, come ad esempio quello dei tanti giovani che lasciano la città in cerca di lavoro e di nuove opportunità, o semplicemente si trasferiscono nei comuni viciniori perché comprare casa costa meno e le imposte comunali sono più basse di quelle di Putignano.

LE RAGIONI DELLA DECRESCITA

Sembrerebbe dunque questo effetto ‘dimagrante’ sotto il profilo demografico, sia riconducibile quasi esclusivamente al progressivo declino produttivo e commerciale della città.

Del boom economico degli anni Sessanta e Settanta legati all’espansione industriale del tessile e del manifatturiero che avevano fatto prosperare Putignano, è rimasto poco o nulla (opifici chiusi, locali commerciali vuoti, appartamenti in vendita ad ogni portone, ecc…), se non le imposte tra le più alte tra i comuni della provincia barese e il costo altissimo dei nuovi immobili.

In estrema sintesi, la mancanza di lavoro e il caro casa (nonostante la cospicua quantità di immobili vuoti, le abitazioni sfitte nel 2022 erano 1136), inibiscono i matrimoni e inducono i giovani a metter su famiglia altrove, o a trasferirsi per motivi di studio, alla ricerca di nuove opportunità.

A limitare un eventuale incoming demografico anche la progressiva perdita di numerosi servizi ai cittadini: dalla chiusura dell’ex sanatorio negli anni ’80, dell’esattoria delle imposte dirette, dell’ufficio di collocamento, della casa di riposo, della sezione distaccata del tribunale e negli ultimi anni e l’avvilente depotenziamento dell’ospedale, oltre alla deriva della zona industriale con i suoi troppi opifici ormai vuoti, lo stato di abbandono della Villa Romanazzi Carducci sita in località San Pietro Piturno (di proprietà comunale), ecc.. Tutte amputazioni nei confronti delle quali non si mai assistito ad un vero e proprio attivismo politico.

A questi vanno sommate gli scarsi investimenti e le infruttuose attività nel settore turistico e del marketing territoriale, risultati nel tempo invece assai proficui per molti altri comuni, anche piccoli del nostro territorio e del Sud-Est barese.

 
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