Nessun risparmio per i cittadini più virtuosi che differenziano meglio. L’odiosa tassa comunale continua a salire nonostante la percentuale in città sia sopra il 75%

Cestini gettacarte PutignanoPutignano Ba – La notizia è emersa nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale che ha deliberato il bilancio di previsione per il 2024: il costo del servizio di igiene urbana e gestione dei rifiuti a Putignano, quest’anno salirà dai 4,5 milioni di euro del 2023 ai circa 5,4 milioni di euro, con aumento netto di oltre il 20%. Con evidenti ricadute sulle tasche dei cittadini putignanesi.

Il problema per la verità non riguarda solo Putignano. Tutti i Comuni pugliesi saranno in qualche misura costretti ad adeguare i piani economici e finanziari dei rifiuti. Anche quelli dove la raccolta differenziata è oltre il 70% (Putignano è il 75% al 2023); un paradosso assoluto vista la promessa fatta all’avvio della raccolta differenziata ai contribuenti di far pagare meno a chi “differenzia” meglio.

Nell’attuale situazione sembrerebbe infatti che, per un cittadino pugliese, una tonnellata di frazione di umido costi addirittura il 15% in più di una tonnellata di indifferenziato. Quindi chi fa bene la raccolta si carica un costo superiore rispetto a chi non divide i rifiuti.

A causare questi aumenti sarebbe l’innalzamento dei costi imposti dalle discariche privare ove le amministrazioni conferiscono i rifiuti. Il Consiglio di Stato ha infatti dato ragione a quelle ditte private che si erano opposte alle tariffe calmierate imposte dall’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), a far data dal 2021. Di contro va rilevato che la Regione Puglia negli ultimi anni non ha mai provveduto a realizzare impianti di tipo pubblico sui quali avere il controllo delle tariffe.

Il pericolo di un nuovo aumento della Tari, la famigerata tassa conosciuta in gergo come tassa dell’immondizia è dietro l’angolo. Tariffe in aumento con conseguente azione dei Comuni che dovranno pagare e che andranno a raschiare ancora una volta sul fondo del barile, ovvero nel portafogli di famiglie e cittadini.  

Mentre gli altri comuni si stanno mobilitando per contrastare o circoscrivere gli aumenti in arrivo, l’amministrazione di Putignano, con il mandato ormai in scadenza ed in odore di nuove elezioni, non potrà far altro che ratificare tali aumenti, sommandoli a quelli già applicati negli anni scorsi.

 
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