L'allarme dei sindacati: la scuola pugliese negli ultimi 5 anni ha perso il 10% delle iscrizioni.

prof claudio mengaBari - Dai dati comunicati dell'Ufficio Scolastico Regionale della Puglia si evince un drastico calo delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico 2022/2023.

Sono previste 10.577 iscrizioni in meno a livello regionale. Se nelle province di Bari e BAT il calo è più consistente (-3.747), nelle altre province, in percentuale, va anche peggio: a Brindisi si perdono 1.031 iscrizioni, a Foggia 1.600, a Lecce 1.915 e a Taranto 1.514.

Lo ha sottolineato il segretario di FLC Cgil Puglia, Claudio Menga: «A fronte di questi numeri, il Ministro Bianchi, invece di mettere in cantiere politiche di riduzione della dispersione scolastica con organico aggiuntivo, si limita a combattere il sovraffollamento delle classi con una misura a costo zero che scommette sull’incremento della denatalità nel lungo periodo! - e aggiunge - L’unico incremento di organico previsto riguarda i posti di sostegno che aumentano di 661 unità».

«E’ appena il caso di osservare che se al dramma della denatalità che sta colpendo la nostra regione si aggiunge il dato in ripresa sui flussi migratori verso l’estero – nel 2021 il saldo fornito dall’ISTAT è di +157 mila, circa il doppio del 2020 e superiore anche a quello del 2019 – il quadro assume tinte fosche e preoccupanti».

Nel corso dell’incontro con l’USR Puglia, la FLC ha ribadito la necessità che si garantisca, anche per il prossimo anno scolastico, il ricorso all’organico COVID - che quest’anno ha impiegato 4.088 unità di personale aggiuntivo di cui 3.146 ATA e 942 docenti - e ha chiesto a USR Puglia di farsi interprete di questa richiesta sindacale in sede di confronto con il ministero, anche in vista dell’emergenza umanitaria in Ucraina relativa al conflitto, oltre che sanitaria.

Estratto da comunicato stampa a cura della FLC CGIL Puglia

 
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