La Procura di Bari e il G.I.P. chiudono il caso ritenendo la denuncia infondata

Centro Storico Putignano C.so GaribaldiPutignano Ba - Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di un gruppo di cittadini putignanesi, all'esito di una vicenda giudiziaria meglio esplicata di seguito. La nota. La comandante della Polizia locale, dott.ssa Maria Teresa Scalini, aveva denunciato alla Procura di Bari un gruppo di residenti e i proprietari di un B&B del centro storico, da tempo esasperati dai rumori e dagli schiamazzi provocati fino a tarda notte dai clienti di un locale in Corso Garibaldi.

I residenti e i proprietari del B&B (aperto tra l’altro con fondi europei per la valorizzazione dei centri storici) secondo la comandante avrebbero commesso il grave reato di stalking: nella denuncia, infatti, la dott.ssa Scalini afferma di essere vittima di “vessazioni” e di “opera persecutoria e denigratoria” tanto da non poter gestire serenamente la vicenda, ma non, a quanto pare, di continuare a firmare ulteriori atti anche dopo la stessa denuncia.

A lasciare a dir poco interdetti è il fatto che il reato sarebbe stato commesso da ben 16 persone, maschi e donne, giovani e anziani (tra questi ultimi alcuni con diverse patologie e persino una signora di oltre ottanta anni!). La denuncia è stata ritenuta infondata prima dal Pubblico Ministero e poi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari.

A destare ulteriori perplessità è inoltre l’atteggiamento del sindaco Avv. Luciana Laera che, in riferimento a questa vicenda, non ha escluso che “le aggressioni epistolari degli avvocati nei confronti della comandante” e “gli attacchi all’operato della dott. Scalini e all’Amministrazione comunale possano essere riconducibili a motivazioni di carattere politico”.

Nulla di più lontano dalla realtà: chiedere che l’Amministrazione Comunale ottemperi ai propri doveri in materia di disturbo alla quiete pubblica significa esercitare un proprio diritto, non significa fare opposizione politica, ed è paradossale che per questo alcuni cittadini vengano addirittura indagati per atti persecutori, non essendo affatto difficile immaginare lo stato di grande tensione avvertito ormai da tempo da molti di loro.

Nessuno, tra l’altro, è contrario alla apertura di attività commerciali nel centro storico a condizione che le stesse si svolgano nel rispetto delle regole del vivere civile. A questo proposito, contrariamente a quanto dichiarato dalla prima cittadina, i firmatari fanno notare che più volte l’Arma dei Carabinieri ha riscontrato irregolarità da parte dei titolari del locale di corso Garibaldi da cui sono nati diversi procedimenti penali tuttora in corso, sintomo evidente che queste regole non vengono rispettate.

Determinante è stata l’attività difensiva svolta dall’Avv. Giovanni Carlo Angelini de Miccolis, difensore di fiducia di uno dei firmatari, che ha consentito di fare chiarezza sull’intera vicenda.

Firmato

G.D., A.D., A.D.F., M.N., G.D., C.A., P.S., A.N.D., G.G., L.D., N.S., A.S.

 
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