La violenza domestica, la violenza fisica e quella psicologica, il dramma dello stupro in tutte le sfaccettature
Alberobello Ba - La violenza domestica, la violenza fisica e quella psicologica, il dramma dello stupro in tutte le sfaccettature, da quello subito in modo reiterato da un bambino di sette anni alla descrizione dei tratti patologici insiti nell’atto.
E ancora: la difficoltà di concedere il perdono del padre della vittima di fronte all'omicida del figlio. Sono i nodi attorno a cui ruota «Anime Prigioniere», lo spettacolo della Compagnia Stabile Assai che sarà ad Alberobello giovedì 19 agosto (ore 21.00, Casa D’Amore, ingresso libero fino ad esaurimento posti con Green Pass obbligatorio).
L’evento rientra nel calendario «Trulli Viventi- Estate 2021», il calendario di manifestazioni dell’amministrazione comunale. La Compagnia è formata da ex detenuti e da detenuti semiliberi che fruiscono di misure premiali, da artisti professionisti oltre che da operatori penitenziari e da musicisti. Insomma gli interpreti degli spettacoli realizzati non sono semplici attori sul palco, ma veri protagonisti di quello che recitano.
E la finzione scenica diventa realtà di vita concreta. La Compagnia ha una storia ultraquarantennale ed è stata fondata da Antonio Turco, educatore e direttore artistico della stessa, responsabile nazionale delle Politiche Sociali dell’AICS, l’associazione italiana cultura e sport presieduta dall'on.le Bruno Molea che da sempre offre concreti contributi nella gestione amministrativa e di indirizzo artistico della Compagnia.
Negli anni la Compagnia si è caratterizzata per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo, la follia, la questione meridionale, la integrazione interetnica, la storia della Banda della Magliana e della strage di Capaci e della morte del giudice Borsellino. Nel 2009 la Compagnia si è esibita, caso unico in Italia all’interno della Camera dei Deputati.
Ha vinto, inoltre, due volte il Premio troisi e ha ottenuto una medaglia d'oro dal Presidente della repubblica Giorgio Napolitano per il valore sociale della attività artistica. E' stata per 9 anni in cartellone al Teatro Parioli di Maurizio Costanzo. Il prossimo 27 settembre avrà l'onore di aprire l'anno accademico della Università di Tor Vergata a Roma.
SINOSSI. L'aspetto significativo dell’opera in scena (che ha l’adattamento e la regia di Antonio Turco) è l'invito alla riflessione che attivano i detenuti e gli ex detenuti che formano la Compagnia, a testimoniare come il processo di separazione sociale, cui sono stati condannati, si è tradotto in una presa di coscienza solidaristica verso le altre categorie che subiscono odio, violenza e discriminazione. Lo spettacolo si propone, in stretta sintonia con gli obiettivi rituali della Compagnia di “agire” sulla coscienza collettiva.
La violenza di genere è spesso rimossa da entrambi i soggetti dell’azione deviante tanto la vittima tanto il carnefice cercano nell’oblio la soluzione ai problemi morali ed esistenziali che l’azione produce. Alla violenza si risponde con processi culturali che facciano crescere le persone il “rispetto per l’altro” e l’”altro da Noi” non può essere considerato il nostro nemico ma il soggetto che pone lo stesso diritto di vita che appartiene ad ogni singolo membro della comunità sociale. Gli artisti coinvolti sono: Cosimo Rega, detenuto ergastolano, già vincitore dell'Orso d'oro a Berlino nel 2011, interpretando il ruolo di Cassio nel film "Cesare deve morire"; Daniele Arzenta , ex detenuto, oggi titolare dell'atelier artistico "Horti lamiani"; Angelo Calabria, ex detenuto oggi responsabile di una cooperativa sociale ; Arcangelo Iannace attore professionista.
I musicisti saranno : il batterista Lucio Turco, tra i migliori drummers italiani, collaboratore di Steve Grossman, Archie Sheepp, SAl Nisticò, Danilo Rea , Massimo Urbani, Stefano Di Battista e molti altri; il fisarmonicista Paolo Petrilli, collaboratore di Gabriella Ferri, autore di colonne sonore di due film di Pupi Avati; il bassista Roberto Turco, polistrumentista nel gruppo originario di Rino Gaetano. «Per Alberobello è ormai un appuntamento ultraventennale ospitare ogni anno la Compagnia Stabile Assai, nell’estate alberobellese – dice l’assessore alle Politiche Sociali, Anna Piepoli –.
Con questa rappresentazione avremo modo di riflettere su una tematica purtroppo molto attuale, su cui la nostra amministrazione ha posto sempre particolare attenzione nella ferma condanna di tutte le forme di violenza fisica, verbale e psicologica». L’accesso del pubblico alla serata avverrà nel rispetto assoluto delle norme antiCovid. Potranno accedere solo coloro che saranno muniti di Green PASS o di certificazione di tampone negativo, effettuato massimo nelle 48 ore precedenti.