Nuova invettiva di pentastellati di Putignano tornano a sollecitare il Comune affinché approvi i Piani Utili alla Collettività a cui i percettori del Rdc sono tenuti ad offrire la propria disponibilità

Beppe Scaraggi Putignano a 5 StellePutignano Ba - Riceviamo e pubblichiamo. Dopo due comunicati stampa (aprile 2020, ottobre 2020) sul mancato impiego dei ercettori del Reddito di Cittadinanza residenti a Putignano (dato 2019) da parte dell’amministrazione comunale, i dati aggiornati dicono che (con tutta probabilità per effetto della Pandemia da COVID-19) essi sono addirittura aumentati.

Si è passati dai 350 del 2019 ai 419 dell'ultimo anno. Ma ad oggi tutti questi beneficiari della misura non possono essere utilizzati in attività di tipo culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, ecc..

Durante la campagna elettorale per le regionali l’amministrazione comunale ha dato “segni di vita” su questo tema approvando un’apposita delibera di giunta comunale (la n.142 del 03/09/2020). Siamo stati facili profeti sull’inconsistenza ed inconcludenza di questo atto che, per chi lo ha letto, è stato solo un SPOT ELETTORALE. Ad oggi nulla si è concretizzato per Putignano! SCORRERE IL TEMPO E NULLA CAMBIA!

Ricordiamo che ai sensi dell’art.2 c.2 del DM del Lavoro e delle Politiche Sociali 22 ottobre 2019 E’ DI COMPETENZA COMUNALE la titolarità della redazione, approvazione ed implementazione dei Piani Utili alla Collettività cui il beneficiario del Rdc è tenuto ad offrire la propria disponibilità ai sensi dell’art.4, c.15, del D.L. n.4/2019 (cfr. https://www.lavoro.gov.it/redditodicittadinanza/PUC/Pagine/default.aspx)

Ricordiamo che l’art.4 c.15 della L. 28 marzo 2019, n.26 dispone che il beneficiario del “Reddito di Cittadinanza” è tenuto a mettersi a disposizione del proprio comune per l’implementazione di attività di pubblica utilità per 8 ore/settimana aumentabili fino ad un numero massimo di 16 ore/settimana con il consenso delle parti;

Sottolineiamo che, conseguentemente, è possibile contare su un impiego compreso fra 3.352 ore/settimana (equivalente al lavoro settimanale di 88 impiegati comunali) e 6.704 ore/settimana (equivalente al lavoro settimanale di 176 impiegati comunali) reso dai percettori del predetto reddito in attività di in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, ecc..

Informiamo che i cittadini che pagano le tasse (IRPEF, IVA, ICI, ecc..) finanziano i progetti comunali che prevedono l’impiego dei Percettori del Reddito di Cittadinanza ai quali è riconosciuto un’indennità media di circa 581,41 €/mese equivalente ad una somma di circa 243.000€/mese

VOLETE UN ESEMPIO CONCRETO DI COME IMPIEGARE QUESTO PERSONALE?

Prendiamo ad esempio il recente taglio dell’erba infestante resosi obbligatorio per contrastare l’avanzamento della Xylella Fastidiosa lungo alcune strade dell’agro (solo alcune e non tutte). Come chiunque può vedere facendosi un passeggiata in campagna, assieme all’erba tagliata (da una ditta esterna a pagamento) rimasta a bordo strada, sono venuti “a galla” tanti piccoli rifiuti accumulatisi purtroppo nel tempo costituti da residui di plastica, indumenti usati, pezzi di ferro che, quindi, giacciono lì in “bella” mostra (a titolo d’esempio, si allegano foto scattate in Spine Rossine e Z.I.).

Perché non pensare di istituire un servizio permanente di mantenimento costante del decoro di TUTTE le strade extraurbane di Putignano (ca. 100 km). Un servizio di taglio dell’erba e raccolta piccoli rifiuti abbandonanti sfruttando i percettori del Reddito di Cittadinanza. Si potrebbe attivare un servizio innovativo per tutto il territorio comunale a costo ZERO per le casse comunali! E questa è solo una fra tante e nuove attività innovative che si potrebbero tradurre in nuovi servizi resi alla comunità!

Ci chiediamo, perché altre amministrazioni comunali sfruttano al massimo le risorse umane costituite dai percettori del reddito di cittadinanza e noi a Putignano continuiamo a non fare, o peggio a pagare, servizi che potremmo fare a costo zero?

Perché non abbiamo voglia di impiegare questo personale?

Perché non ci sappiano organizzare?

Se avete bisogno di una mano, non lesinate a chiederci un supporto alla luce del sole, siamo disponibili a collaborare gratuitamente, come già avvenuto in passato per il regolamento per l’indizione di referendum comunali, per il Bene Comune del nostro paese.

Infine ci chiediamo, se al posto di alzare l’aliquota comunale dell’IRPER al massimo con l’approvazione dell’ultimo bilancio comunale, perché non si è sfruttato al massimo questo personale contenendo al minimo costo di servizi e spese correnti?

Lasciamo che ogni cittadino (soprattutto a chi ha idee politiche diverse dalle nostre) provi a dare una risposta a queste giuste domande.

 
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