Determinante il documento inviato dal Comune di Putignano alle autorità regionali di è stato primo firmatario il consigliere Sebastiano Delfine

Consigliere Sebastiano Delfine FIPutignano Ba – Le proposte che erano state recepite come punto all’Ordine del Giorno dal Consiglio Comunale di novembre scorso sulla crisi del settore lattiero-caseario, per essere sottoposte poi alle autorità regionali, stanno dando i primi risultati.

«Ci terrei a comunicare – Ha dichiarato Delfine nell’ultima assise - Che merito all'ordine del giorno fatto a fine novembre per il settore lattiero-caseario approvato delibera che abbiamo inviato alla Regione Puglia, il primo tavolo verde è stato convocato ed io vi ho partecipato in qualità di presidente regionale di Confagricoltura-lattiero-caseario. Aggiungo che in questi giorni stanno arrivando i fondi stanziati mesi fa (2mln di euro), e che si attendevano da tempo, sul conto corrente dei beneficiari. Pertanto si rileva che l’assessore regionale all’agricoltura Pentassuglia abbia risposto alle nostre sollecitazioni. Per il prosieguo e per avere risposta alle altre proposte formulate – Ha concluso Delfine nel suo intervento – I rappresentanti del mondo zootecnico e delle aziende di trasformazione attendono -una nuova convocazione a breve.».

L’iniziativa, lo ricordiamo, era partita da un consigliere comunale di minoranza, di Putignano, Sebastiano Delfine (FI), imprenditore agricolo e profondo conoscitore delle problematiche che assillano il settore. Nel territorio del comune di Putignano ci sono 126 allevamenti di bovini di cui 97 orientati alla produzione di latte. Con la seconda ondata della pandemia, la contrazione dei consumi ha addirittura aggravato la crisi che attanaglia la filiera, a cominciare dal deprezzamento del latte alla stalla.

Per fronteggiare tale crisi, nel predetto Consiglio Comunale di Putignano è stato discusso un punto all'ordine del giorno, incentrato sulle problematiche che affliggono la filiera lattiero-casearia.

Si trattava di proposte per stabilizzare il prezzo del latte, in contrazione a causa della contrazione dei consumi per la perdurante emergenza sanitaria, oltre al braccio di ferro instaruatosi tra aziende zootecniche (produttori) e aziende di trasformazione (Caseifici).

Proposte sono state recepite dalla conferenza dei capigruppo approdando così al Consiglio Comunale di ieri, dove la maggioranza le ha condivise tanto che sono state approvare all'unanimità.