Il racconto di una ragazza di 21 anni: «Per me è un Natale speciale; posso tornare a fare progetti per la vita…»

Neurochirugia Esiti di accesso chirurgino mininvasivo arcata sopraccigliarePutignano (Ba) – Potenza – Nessun sintomo, una vita piena e gli studi in scienze infermieristiche. Eppure Lucia, scopre quasi per caso di avere un tumore al cervello e comincia il calvario. La gimkcana tra medici e specialisti; qualcuno giudica addirittura il tumore inoperabile.

Poi finalmente l’incontro con i neurochirurghi Giulio Cecchini (di Putignano) e Francesco De Biase dell’equipe neurochirurgica del “San Carlo” di Potenza. Grazie alla tecnica mininvasiva, a distanza di mesi dall’intervento, il tumore risulta scomparso e Lucia può ritenersi guarita.

La narrazione.

Cecchini De Biase Neurochirurgia Mininvasiva«Tutto è cominciato poco più di un anno fa mentre ero in viaggio in treno ed ho accusato un malore improvviso – Racconta Lucia, 21 anni di Massafra (Ta). – Tra gli accertamenti clinici che ho deciso di fare subito dopo anche una risonanza magnetica che ha rivelato la presenza di una piccola macchia in una area piuttosto profonda del cervello…».

Consultare medici e specialisti è stata la prima ed unica strada da percorrere per Lucia, per capire cosa si potesse fare, percorrendo l’Italia da Nord a Sud, come spesso accade, nelle speranza di trovare una cura.

«Alcuni mi hanno detto che bisognava aspettare prima di intervenire poiché l’intervento sarebbe stato molto rischioso; altri addirittura che era meglio non far nulla. In ogni caso – Prosegue Lucia, mi era stato prospettato un intervento a cielo aperto con tecnica tradizionale di apertura del cranio (craniotomia)…».

Viaggi della speranza infruttuosi, per giunta in piena emergenza covid. Tutte circostanze che avrebbero scoraggiato chiunque, alimentando incubi di una vita senza futuro.

Lucia invece, non si è data per vinta e su consiglio della madre, ha deciso di chiedere un consulto con il Dott. Giulio Cecchini, avvenuto peraltro in telemedicina e che, finalmente ha aperto uno squarcio di luce in quello che sembrava essere uno scenario buio e senza speranza.

«Ho trovato il dottor Cecchini molto empatico – Ammette Lucia - e ho sentito di potermi fidare subito di lui. Per questo ho accettato di sottopormi all'intervento nelle modalità che mi aveva prospettato».

L’INTERVENTO

Giulio Cecchini Francesco De Biase«Con il Dott. De Biase abbiamo esaminato la risonanza magnetica e abbiamo compreso che la Lucia andava operata subito – Spiega il Dott. Giulio Cecchini. Aspettare che il tumore si aggravasse prima di operare, come qualcuno sosteneva, sarebbe stato pericoloso poiché poteva trattarsi di neoplasia non solo di tipo espansivo (che aumentano di volume), ma anche di tipo infiltrativo (che si insinua nei tessuti circostanti). Ciò che si vedeva era un presunto glioma di basso grado di malignità in un area profonda del cervello. Una forma precoce che poi, col crescere dell'età, degenera quasi certamente forma maligna. In ogni caso, la natura del tumore non è certa finché non si fa un prelievo bioptico. Rimandare l’intervento – Aggiunge Cecchini - Poteva inoltre essere frustrante da un punto di vista psicologico, per una persona così giovane e, nell’attesa, non si vive affatto bene.

Grazie alla tecnica chirurgica mininvasiva l’equipe neurochirurgica del “San Carlo” di Potenza Diretta dal Dott. Giovanni Vitale a metà settembre scorso ha eseguito l’intervento disegnato apposta per il suo caso.

Cecchini e De Biase, con l’ausilio di microscopio endoscopio e neuro navigatore, sono riusciti a creare un accesso chirurgico molto piccolo passando dall' arcata sopraccigliare, fino a raggiungere l'area del cervello dove si annidava il glioma che così è stato completamente asportato. L’intervento è durato meno di tre ore, con un decorso post-operatorio molto breve. Tant’è che la paziente ha potuto fare ritorno a casa due giorni dopo.

A confermare la piena riuscita dell’intervento la risonanza magnetica eseguita a distanza di qualche mese, dalla quale non è risultata più traccia alcuna del tumore. Segno che l'intervento è perfettamente riuscito.

Vieppiù che la paziente non presenta alcun segno visibile di cicatrice in luogo del piccolo accesso operatorio, completamente coperto dai peli del sopracciglio, come si apprezza dalla foto che la stessa paziente ha deciso di pubblicare sui social.

«Il nostro obiettivo – Conclude Cecchini - era principalmente quello di alleviare il carico psicologico alla ragazza e poi rimuovere il tumore senza comunque provocare strascichi e ulteriori conseguenze neurologiche».

Nel contempo, un campione del tumore aspirato è stato inviato presso un laboratorio di anatomia patologica a Roma. Quella che inizialmente era stata una diagnosi di glioma a basso grado, nel successivo esame invece ha mostrato di essere ancora più precoce e di grado inferiore: un processo displastico. Dopo la rimozione dunque, la paziente può ritenersi completamente guarita e l'eventualità si recidiva è praticamente nulla.

«Ho voluto condividere questa mia esperienza perché spero sia utile ad altre persone combattono con lo stesso mio problema. – Prosegue Lucia. – A dispetto di quello che molti lamentano in questi giorni di pandemia, per me questo è un Natale speciale; perché grazie ai Dottori Cecchini, De Biase, al direttore Dott. Vitale e a tutto lo staff del San Carlo di Potenza, finalmente posso tornare a fare progetti per la vita…».

 
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