Speciale Elezioni regionali Puglia 2020

Domenica pomeriggio il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha inaugurato la sede del Partito Democratico di Putignano intitolata a Vito Detomaso. Di seguito i Giovani Democratici su referendum taglio dei parlamentari

Pd Putignano con EmilianoPutignano Ba - Il segretario Gianni Campanella e tutto il Direttivo, con l’aiuto dei Giovani Democratici guidati dal neo segretario Massimo Mancini, hanno infatti ristrutturato e reso più accogliente la storica sede Pd di Putignano sul Corso Umberto I° a simboleggiare la rinascita del Partito dopo la sconfitta elettorale alle elezioni comunali dello scorso anno.

Il Presidente Emiliano ha sottolineato la ritrovata sinergia tra il nuovo organismo dirigente del circolo, che candida Pasquale Giotta, e la Regione Puglia ed ha ribadito il suo personale impegno per potenziare ulteriormente l’Ospedale di Putignano ricordando quanto già fatto (in particolare la realizzazione di quattro posti di terapia intensiva post operatoria).

Infine Emiliano ha sottolineato la necessità di continuare la positiva esperienza di governo del centro – sinistra della Regione Puglia evitando il ritorno al passato rappresentato da Raffaele Fitto, a tal fine è importante che anche simpatizzanti di Italia Viva e Cinque Stelle votino Emiliano come candidato presidente utilizzando il voto disgiunto.

Comunicato congiunto Giovani Democratici

REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI: NOI DICIAMO NO!

Emiliano Giovani Democratici PutignanoIl 20 e il 21 settembre 2020 saranno due giornate cruciali per il destino dei nostri Comuni, della nostra Regione e dell’Italia intera. Saremo chiamati ad un triplice esercizio di voto: tanti sono i militanti impegnati nelle campagne elettorali per le elezioni Amministrative e Regionali, e a cui facciamo un grande in bocca al lupo.

Ma come Giovani Democratici, e ancor prima come ragazze e ragazzi responsabili del proprio futuro, sentiamo fortemente l’esigenza di schierarci sul Referendum Costituzionale sul Taglio dei Parlamentari.

Questo referendum è uno dei più pericolosi degli ultimi decenni: l’obbiettivo è quello di tagliare la rappresentanza democratica di ben 345 tra Deputati (da 630 a 400) e Senatori (da 315 a 200), riducendo di oltre un terzo l’attuale Parlamento.

In primo luogo, non è possibile giustificare la scelta di questa riforma Costituzionale per un risparmio che effettivamente non esiste: si tratterebbe, infatti, di poche decine di milioni di euro, circa lo 0,007% della spesa pubblica, a fronte di uno sperpero di miliardi anno per anno. In secondo luogo, ridurre il tutto ad una millantata efficienza attraverso un numero minore di parlamentari, non è un messaggio sano e veritiero.

Non essendo prevista nessuna riforma dei Regolamenti, le commissioni saranno accorpate e renderanno più complesso lo svolgimento dei lavori e una rapida risoluzione degli stessi: questo significa tempi più dilazionati, e quindi meno efficienza.

Gli italiani saranno meglio rappresentati? Certamente no.