Sono 8064 i pugliesi residenti in 96 Comuni, che si sottoporranno su base volontaria al test sierologico. 2508 solo nella provincia di Bari tra cui ci sono anche quelli di Putignano
Putignano Ba - Il Ministero della Salute, su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico, ha promosso con l’Istituto Nazionale di Statistica - ISTAT un’indagine di siero-prevalenza della popolazione inerente l’infezione da virus Sars-Cov-2, che è iniziata lunedì, 25 maggio.
Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06-5510, è la Croce Rossa Italiana che chiama e non si tratta di una truffa telefonica.
Sono coinvolte 150.000 persone, residenti in duemila Comuni, selezionate da ISTAT quale campione rappresentativo dell’intera popolazione italiana. Tra queste vi sarà anche un campione di poco più di 8.000 unità dalla regione Puglia. Tra i comuni designati per i test anche Putignano (51 prelievi), assieme ad altri comuni limitrofi: Adelfia - Altamura - Bari - Bitonto - Bitritto - Capurso - Casamassima - Cellamare - Conversano (55 prelievi) - Corato - Gioia del Colle (53 prelievi) - Gravina in Puglia - Grumo Appula - Locorotondo - Modugno - Mola di Bari - Molfetta - Monopoli - Noci (79 prelievi) - Noicattaro - Palo del Colle - Rutigliano - Ruvo di Puglia - Santeramo in Colle - Terlizzi -Triggiano.
La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine.
A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l'acquisizione dell’esito del test. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.
Per ottenere risultati più precisi, è fondamentale che le persone, inserite nel campione casuale, diano il loro contributo: partecipare non è obbligatorio ma è un bene per se stessi e per l’intera comunità.