Si è svolto mercoledì 14 marzo, all’ex Macello Comunale di Putignano, il secondo incontro relativo ai lavori sul Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana (DPRU)
Putignano Ba - Una interessante chiacchierata che ha portato notevoli spunti di riflessione sulle modalità di rigenerazione della nostra cittadina, sugli ambiti individuati nella prima fase e la conferma degli obiettivi previsti dalle prime elaborazioni.
Durante l’incontro sono stati presentati i dati ISTAT sulla popolazione residente nel Comune di Putignano e quelli relativi alla prima indagine conoscitiva avviata durante la presentazione del percorso partecipato. I dati ISTAT permettono di rilevare come la popolazione putignanese residente sia diminuita nel corso degli ultimi anni, assestandosi nel 2017 a quasi 26800 abitanti. Da una prima elaborazione dei dati relativi all’indagine conoscitiva, invece, emerge una buona conoscenza dei cittadini in merito alla rigenerazione urbana e una consapevolezza dei problemi di Putignano.
Le zone che più necessitano di interventi appaiono il Centro Storico e San Pietro Piturno, e tra le richieste con maggiori preferenze ci sono la creazione di aree verdi, l’apertura di nuove attività commerciali e maggiori servizi per i cittadini.
La cittadinanza ha mostrato, in particolare in questo secondo incontro, di affrontare il percorso partecipato con passione ed interesse; temi e proposte iniziali sono state la base di un confronto costruttivo che ha coinvolto tutti i partecipanti. Particolare attenzione è stata posta anche sul quartiere Putignano 2000, che nonostante sia popolato, risulta povero di spazi comuni e sulla zona agricola, in quanto è più abitata rispetto ad altre zone d’Italia.
Sull’antropizzazione della zona agricola si è aperto un interessante confronto sul “consumo di suolo”, un tema di particolare attualità nell’urbanistica moderna.
In merito alla carenza dei servizi di alcuni quartieri del paese, è stata evidenziata la necessità di una ridefinizione del concetto di spazio comune. Negli anni dello sviluppo economico e del boom edilizio si è favorita la realizzazione di grandi strutture distanti dai quartieri residenziali. Oggi invece, con le differenti abitudini, sembra più utile tornare a immaginare spazi urbani "ordinari", prossimi alle abitazioni e più a misura d’uomo.
Il DPRU sarà in linea con il piano del traffico adottato recentemente e anche con le previsioni del piano di inquadramento della zona A2, in cui bisogna iniziare a prevedere dei meccanismi di riqualificazione degli edifici pluripiano edificati negli anni ‘70.
Durante l’incontro è stato diffuso, inoltre, un secondo questionario relativo agli ambiti e agli obiettivi strategici del DPRU. Anche questa seconda indagine è compilabile online o presso l'ufficio URP in copia cartacea.